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Cristian Maitan è stato nominato il Miglior Sommelier d’Italia

Cristian Maitan, sommelier trevigiano di 28 anni, è stato nominato come Miglior Sommelier d’Italia: la premiazione è avvenuta durante la finale del concorso Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc, indetto dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS) nell’evento che si è svolto il 26 novembre a bordo di MSC World Europa a Genova, a conclusione della 55esima Convention Nazionale di Ais, l’appuntamento biennale dedicato alla valorizzazione della cultura del vino che quest’anno, per la prima volta, era aperto al pubblico.

Il secondo posto è andato a Marco Casadei di Ais Romagna, mentre al terzo si è classificato Massimo Tortora di Ais Toscana e la selezione è stata condotta da una giuria tecnica composta dai vincitori delle precedenti edizioni.

Il concorso Miglior Sommelier d’Italia – Premio Trentodoc e Cristian Maitan

A questa si è unita anche un’altra giuria, composta da giornalisti e referenti dell’area didattica di Ais. Maitan è stato premiato da Sandro Camilli, presidente AIS, da Sabrina Schench, responsabile dell’Istituto Trento Doc e da Alessandro Nigro Imperiale, che si era aggiudicato il titolo di Miglior Sommelier d’Italia Ais nel 2022.

Al primo classificato vengono assegnati il titolo e il diploma di Miglior Sommelier d’Italia 2023, oltre al Premio Trentodoc, consistente in una borsa di studio di € 6.500 e una Jéroboam Trentodoc.

Cristian Maitan miglior sommelier AIS del 2023 – AIS Lombardia https://www.aislombardia.it/ – Vinamundi.it

Il secondo classificato si aggiudica una borsa di studio di € 3.500 e una Jéroboam Trentodoc, mentre al terzo classificato è assegnata una borsa di studio di € 1.500 e una Magnum di Trentodoc.

Ma chi è il Miglior Sommelier d’Italia 2023, Cristian Maitan? Ventotto anni, proveniente da Treviso, Maitan è sommelier di Ais Veneto e lavora nel ristorante di famiglia, il Nuovo Ranch di Ponte di Piave (TV); precedentemente, nel 2018, si era aggiudicato il titolo di Miglior Sommelier Ais Veneto.

“Un’emozione grandissima ottenere questo riconoscimento – ha affermato a seguito della premiazione – Un sogno che avevo fin dalle sscuole superiori e che oggi si avvera. È stato un percorso lungo e impegnativo, ma senza dubbio ne è valsa la pena. La prova più difficile che ho dovuto affrontare? Quella con me stesso: ho imparato a non abbattermi, a perseverare e ad andare avanti con la grande passione che mi ha sempre accompagnato”.

Il Miglior Sommelier d’Italia-Premio Trentodoc  è il concorso organizzato da Ais in collaborazione con l’Istituto Trentodoc con l’obiettivo è contribuire a valorizzare la figura del sommelier e a incrementare la conoscenza e la divulgazione di una delle più prestigiose realtà vitivinicole italiane.

I sommelier devono affrontare una serie di prove scritte, orali e pratiche, per accertare le sue capacità comunicative e organolettiche.

Dalla prova in lingua straniera alla degustazione alla cieca: tra i criteri di valutazione c’è anche la capacità di correggere gli errori su una ipotetica carta dei vini o quella di abbinare le etichette a diverse proposte gastronomiche nazionali e non.

“Il concorso che decreta il Miglior Sommelier d’Italia è uno degli appuntamenti principali della nostra associazione – afferma il presidente di Ais Sandro Camilli – che arriva a conclusione di una Convention più che mai ricca e partecipata. La finale di oggi è la conclusione di un percorso lungo e articolato, composto da ben tre preselezioni. I sommelier arrivati a questo punto sono veri e propri ambasciatori in giro per l’Italia e per il mondo di questo straordinario prodotto che è il vino. I candidati devono dimostrare le proprie conoscenze in viticoltura, enologia, degustazione, analisi organolettica e decantazione di vini, oltre a prove di comunicazione. I ragazzi e le ragazze che si iscrivono ai nostri corsi vedono una vera prospettiva occupazionale: con il titolo di sommelier non si riceve soltanto un diploma, ma si impara un mestiere a tutto tondo”.

È proprio vero, la convention di quest’anno è stata diversa dalle altre perché è stata aperta al pubblico, con tre giornate ricche di incontri, dibattiti, itinerari ed experience eno-gastronomiche per valorizzare le eccellenze del territorio.

Tutti gli appuntamenti sono legati dal tema PAESAGGIO, fil rouge di questa edizione. L’evento è organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier con il patrocinio e il sostegno di Regione Liguria, Camera di Commercio e Comune di Genova.

“Il tema centrale del paesaggio legherà tutti gli eventi, dagli divulgativi a quelli di degustazione, fino a toccare gli ambiti artistici” ha spiegato Camilli aggiungendo che “durante la convention lo esploreremo con una tavola rotonda, una mostra fotografica, l’istallazione di opere scultoree realizzate appositamente e, ancora, attraverso un tour ideato per l’occasione ai Palazzi dei Rolli e interpretato per l’occasione dalla storica dell’arte Federica Spadotto”.

“Il paesaggio è una realtà complessa e i cambiamenti climatici, con le loro conseguenze, hanno messo a nudo la sua fragilità: sta a noi prendere coscienza del nostro impatto sul pianeta e prendercene cura” ha proseguito, concludendo che “il messaggio che parte dalla convention di Genova è quello che dobbiamo ritrovare l’armonia con noi stessi, con i nostri simili, con la natura e con la nostra storia e che il paesaggio può essere uno straordinario elemento di sintesi di queste dimensioni”. L’evento è patrocinato dalla Commissione Europea, del Ministero del Turismo e dell’Università di Genova.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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