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Crescita esplosiva per le denominazioni di Barbera d’Asti e Monferrato

Il 2024 si chiude con risultati molto positivi per il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, che ha registrato un incremento significativo in tutte le sue 14 denominazioni. Questa crescita non solo consolida la posizione del consorzio nei mercati internazionali, ma preannuncia anche un 2025 ricco di iniziative promozionali ed eventi, volti a valorizzare ulteriormente il patrimonio vitivinicolo piemontese.

Crescita della Barbera d’Asti

Uno dei risultati più rilevanti riguarda la Barbera d’Asti Docg Superiore, che ha registrato un incremento di oltre 200.000 bottiglie rispetto all’anno precedente. Questo dato è emblematico di una crescente richiesta e apprezzamento per questo vino, che rappresenta una delle punte di diamante della produzione vitivinicola della regione. Il Monferrato Doc Nebbiolo, altro grande protagonista, ha visto un aumento dell’11%, superando le 500.000 bottiglie, segno che evidenzia l’attenzione crescente verso i vitigni autoctoni e la loro valorizzazione.

Risultati delle denominazioni piemontesi

In un contesto più ampio, il Piemonte Doc ha visto un incremento del 3%, avvicinandosi a un milione di bottiglie in più rispetto all’anno precedente. Tra le denominazioni specifiche, il Piemonte Doc Barbera ha raggiunto oltre 16 milioni di bottiglie (+0,4%), mentre il Piemonte Doc Barbera Passito ha registrato una crescita impressionante del 19,36%, superando il milione e 100.000 bottiglie. Questi numeri non solo testimoniano la qualità dei vini prodotti, ma anche l’abilità del consorzio nel promuoverli a livello globale.

  1. Piemonte Doc Barbera: oltre 16 milioni di bottiglie (+0,4%)
  2. Piemonte Doc Barbera Passito: oltre 1.100.000 bottiglie (+19,36%)
  3. Piemonte Doc Barbera-Nebbiolo: incremento straordinario del 359%, superando le 500.000 bottiglie

Innovazioni e tendenze

Una delle innovazioni più interessanti del disciplinare di produzione è il doppio vitigno, il Piemonte Doc Barbera-Nebbiolo, che ha visto un incremento straordinario del 359%. Questo successo è indicativo di una crescente curiosità dei consumatori verso le combinazioni di vitigni, offrendo esperienze gustative uniche e raffinate.

Anche i vini bianchi non sono da meno. Il Piemonte Doc Chardonnay ha visto un incremento del 7,6%, con un totale di 2 milioni 174.000 bottiglie prodotte, indicando un forte interesse da parte dei consumatori per questo vitigno. Il Ruchè di Castagnole Monferrato Docg si mantiene stabile sopra il milione di bottiglie (+1,6%), mentre il Terre Alfieri Docg, seppur con numeri più limitati, ha registrato una crescita dell’8%.

Futuro e promozione

Vitaliano Maccario, presidente del consorzio, esprime soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando la tenuta positiva del mercato vitivinicolo piemontese nel 2024, con un incremento dell’1% grazie soprattutto all’export, in particolare verso gli Stati Uniti e il Canada. Maccario evidenzia l’importanza di puntare sull’enoturismo e sul coinvolgimento di un target giovane, sottolineando la necessità di adattare l’offerta ai gusti e alle aspettative delle nuove generazioni.

Il Consorzio ha in programma di continuare a investire in eventi promozionali che possano mettere in risalto l’unicità delle denominazioni. Tra le iniziative più attese, si riproporrà il Barbera d’Asti Wine Festival, lanciato nel 2024, e la partecipazione a Vinitaly, una delle fiere più importanti del settore. Inoltre, il consorzio mira a intensificare la propria presenza in eventi internazionali, dopo i buoni riscontri ottenuti nel 2024 con manifestazioni come il Barbera d’Asti Fish Festival a Oslo e il Monferrato Identity in Olanda e Belgio.

Il panorama vitivinicolo del Piemonte continua a crescere e a evolversi, con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato che si conferma come un attore fondamentale nel promuovere il patrimonio enologico della regione. La sfida per il futuro sarà quella di mantenere e ampliare questi risultati, coinvolgendo sempre di più i consumatori e creando occasioni di incontro tra il mondo del vino e il pubblico, favorendo la diffusione della cultura enologica piemontese.

Redazione Vinamundi

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