Il mercato del biologico in Italia continua a mostrare segni di crescita, raggiungendo nel 2024 un valore complessivo di 5,7 miliardi di euro, con un incremento del 4,5% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo è sostenuto soprattutto dalla grande distribuzione organizzata (GDO), che contribuisce per 2,2 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 4,4% rispetto al 2023. Secondo i dati forniti da NielsenIQ, la GDO rappresenta ben l’80% del mercato alimentare in Italia, con una netta preferenza per i supermercati e gli ipermercati, i quali detengono il 64,7% delle vendite, mentre i discount si fermano al 16,2%.
Uno degli aspetti più interessanti di questa crescita è il ruolo crescente delle marche private, che attualmente rappresentano il 31,5% del mercato bio. Queste marche si sono affermate come una scelta preferita dai consumatori non solo per il prezzo competitivo, ma anche per la qualità dei prodotti offerti, un fattore cruciale in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti a ciò che acquistano.
Anche l’export di prodotti biologici dall’Italia si mantiene su livelli elevati, con il Paese che si posiziona tra i primi tre a livello mondiale per esportazioni di prodotti bio. Le destinazioni principali includono:
Le aziende produttrici italiane riconoscono l’importanza del marchio biologico come strumento strategico per accedere ai mercati esteri, con il 40% delle imprese del settore food&wine che ha dichiarato di considerarlo un alleato fondamentale per la loro espansione internazionale.
Dal punto di vista delle superfici coltivate e della forza lavoro, l’Italia è leader nel settore biologico, con 2,46 milioni di ettari dedicati a coltivazioni bio, in crescita del 4,6% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Questo equivale a circa il 19,8% delle aree agricole utilizzate, un dato nettamente superiore alla media europea, che nel 2021 si attestava al 9,6%. Il numero di operatori attivi nel settore biologico ha visto un aumento dell’1,8%, portando il totale a circa 94.500 unità.
Questi dati saranno approfonditi durante l’iniziativa “Rivoluzione Bio 2025”, che si terrà a SANA Food, dal 23 al 25 febbraio 2024, presso BolognaFiere. L’evento è parte del progetto “Being Organic in EU”, promosso da FederBio in collaborazione con Naturland DE e cofinanziato dalla Commissione Europea.
Nonostante il forte interesse e l’attenzione per il settore biologico, la realtà economica attuale presenta sfide significative. Le famiglie italiane si trovano a dover fare i conti con un’inflazione persistente, che continua a erodere il potere d’acquisto. Nel dicembre 2024, l’inflazione sui prezzi dei beni alimentari ha registrato un incremento del 2,2%, dopo un picco del 13,5% a settembre 2022. Questo scenario è ulteriormente complicato dalla stagnazione della retribuzione media, che è rimasta sostanzialmente invariata negli ultimi vent’anni, con una leggera diminuzione rispetto agli anni 2000.
Il gap tra il 2023 e il 2000 è di -0,2%, un dato allarmante che riflette la difficoltà delle famiglie italiane a mantenere il proprio tenore di vita. La base di consumatori di prodotti bio è un indicatore cruciale per comprendere le abitudini alimentari degli italiani: oggi il 93% della popolazione tra i 18 e i 65 anni include almeno un prodotto biologico nella propria spesa, un aumento significativo rispetto al 53% del 2013. Questo corrisponde a circa 24 milioni di famiglie che scelgono di acquistare bio, contro i 13 milioni del 2012.
Le caratteristiche demografiche di chi acquista prodotti biologici rivelano interessanti tendenze: i consumatori più propensi a scegliere bio sono spesso vegetariani e attenti alla salute, con il 76% di loro che rientra in questa categoria. Inoltre, il 64% ha figli maggiori di 11 anni, mentre il 61% possiede un titolo di studio universitario. La fascia di età più attiva in questo senso è quella dei giovani adulti, in particolare i “young millennials” di età compresa tra i 30 e i 35 anni, con una percentuale di acquisto del 59%. Nonostante ciò, è significativo notare che i giovani tendono a essere tra le fasce con un potere d’acquisto più limitato, il che rende la loro inclinazione verso il biologico ancora più rilevante.
Il crescente interesse per il biologico è accompagnato da un desiderio di consumare prodotti 100% made in Italy, di origine locale e certificati. Questo riflette un bisogno di portare in tavola alimenti sani, sostenibili e di alta qualità. Le preferenze dei consumatori italiani si estendono anche oltre le mura domestiche: quasi l’80% ha consumato prodotti alimentari biologici in ristoranti, bar o mense nel corso del 2024, evidenziando come il biologico stia diventando una scelta sempre più comune anche in contesti di consumo fuori casa.
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