Il mondo agricolo, e di conseguenza anche quello vinicolo, è costantemente sottoposto alle mutevoli condizioni climatiche. Questa realtà, soprattutto con le condizioni di mutamento che stiamo affrontando in questi ultimi anni, continua a essere una sfida fondamentale per tutto il settore. In questo contesto appare evidente come la crescente imprevedibilità delle stagioni, con inverni mediamente più caldi e brevi, rischi di compromettere la salute e la resa delle colture, portando ad una precoce germogliazione delle gemme e ad un aumentato rischio di danni causati dalle gelate tardive in primavera.
Un esempio eloquente di questa battaglia contro gli elementi è stata la scelta dei viticoltori francesi che, accendendo fuochi tra i filari, hanno cercato di proteggere le loro preziose vigne dal gelo. Questo problema è altrettanto rilevante anche Oltremanica, tanto che il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali del Regno Unito, ha recentemente stanziato ingenti fondi per affrontare e mitigare il rischio di gelate nei vigneti. Questo evidenzia la gravità della situazione e l’urgenza di trovare soluzioni efficaci per proteggere le colture dagli eventi climatici estremi, che come in tutto il mondo, anche in Gran Bretagna stanno colpendo molto duramente il settore.
Il riscaldamento globale tuttavia potrebbe portare paesi molto freddi come lo stesso Regno Unito a specializzarsi in colture ritenute fino a poco tempo fa impossibili. Una studio del 2022 infatti aveva parlato della possibilità addirittura che le terre d’Oltremanica spodestassero lo Champagne a causa del cambiamento climatico. Una previsione, almeno per ora, non realizzata.
Il Regno Unito è esposto al pericolo delle gelate primaverili, in parte a causa delle condizioni climatiche più severe e in parte a causa della precoce germogliazione dei vitigni più coltivati, come il Chardonnay e il Pinot Nero. In risposta a questa sfida, il governo britannico ha avviato il progetto “Smarter Forecasting, Communication and Management of Frost Risk in Vineyards” (Previsione, Comunicazione e Gestione più Intelligente del Rischio di Gelate nei Vigneti), che mira a migliorare la precisione delle previsioni sulle gelate attraverso l’uso di sensori installati nei vigneti.
Questo progetto, sviluppato in collaborazione con volontari e altri partner, rappresenta un passo significativo verso l’adozione di tecnologie innovative per affrontare le sfide climatiche nel settore agricolo. L’utilizzo di sensori per valutare il rischio di gelate in tempo reale fornisce dati cruciali per una gestione più efficiente e tempestiva del rischio climatico.
L’innovazione tecnologica sta giocando un ruolo sempre più importante nella protezione delle colture agricole, come dimostrato da quello che è stato definito il Pifferaio Magico, ovvero un robot progettato per proteggere i vigneti dai parassiti. Questo è solo uno dei tanti esempi di come la tecnologia possa essere utilizzata per migliorare la sostenibilità e la resilienza delle colture agricole che stanno affrontando con difficoltà quello che il cambiamento climatico porta con sé.
Per tutti questi motivi il settore agricolo, compreso quello vitivinicolo, si pone di fronte a sfide sempre più complesse poste dalla situazione che tutto il mondo sta vivendo. L’utilizzo di tecnologie innovative e strategie di gestione efficaci sono fondamentali per garantire la sostenibilità e la prosperità del settore in un futuro incerto.
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