Hai recentemente visitato il Veneto e hai ascoltato parlare di ‘ombra de vin’? Ma, non essendo del posto, probabilmente non conosci il significato di questa espressione dialettale. Qual è quindi il significato di ombra de vin? Come accennato in precedenza, ombra de vin è una locuzione confinata in una precisa area italiana. In particolare, è peculiare del Veneto, soprattutto nelle vicinanze di Venezia. In quelle zone potresti sentire tale espressione pronunciata con una certa frequenza, specialmente da parte degli abitanti del luogo più legati alle loro tradizioni.
Per le strade di Venezia
Se sei un estimatore del vino e stai pianificando un soggiorno a Venezia, devi assolutamente comprendere il significato di ombra de vin. Non è nulla di troppo complesso, ma è estremamente utile per immergersi completamente nell’atmosfera veneziana. Il concetto di ombra de vin è infatti piuttosto semplice: Ombra de vin equivale a un bicchiere di vino. Se senti qualcuno chiedere “dame n’ombra de vin”, sta richiedendo un bicchiere di vino.
A questo punto, sorge spontanea una domanda: perché si dice ombra de vin? Qual è l’origine di questa espressione? Questi sono quesiti comuni, che chi sente questa espressione per la prima volta inevitabilmente si pone. L’origine della frase ombra de vin è avvolta nel mistero. Esistono diverse teorie che tentano di spiegare perché in Veneto si utilizza l’appellativo ombra de vin per un bicchiere di vino. Tuttavia, una teoria è maggiormente accreditata rispetto alle altre e viene comunemente utilizzata per fornire spiegazioni in merito.
Da dove deriva l’espressione ombra de vin?
La teoria predominante è la seguente: si dice ombra de vin perché in passato, gli osti e i venditori ambulanti che popolavano Piazza San Marco a Venezia erano soliti spostare le loro bancarelle e i fiaschi di vino all’ombra per mantenerli freschi. Si narra che seguissero l’ombra proiettata dal campanile di San Marco. Per questo motivo, i bicchieri di vino serviti ai clienti vennero chiamati ombra de vin.
Questa è la teoria più diffusa e utilizzata per spiegare l’origine dell’espressione ombra de vin, anche se esistono varianti interessanti e altre versioni. Alcuni credono che gli osti di Piazza San Marco competessero per spostare i loro tavoli all’ombra, garantendo maggiore comfort ai clienti e servendo il vino nelle migliori condizioni possibili. Altri sostengono che fossero i clienti stessi a cercare l’ombra per gustare il loro bicchiere di vino al fresco. In sostanza, che fossero gli osti, per garantire la freschezza del prodotto, o i clienti, per godere nel massimo relax un bicchiere di vino, a cercare l’ombra.
La tesi del giornalista Gianfranco Folena
Tra le altre teorie credibili c’è quella sostenuta dal giornalista Gianfranco Folena. Secondo Folena, il termine ombra non avrebbe alcun legame con l’usanza di cercare l’ombra, della quale non esisterebbero prove concrete. Piuttosto, ombra avrebbe un significato particolare e sarebbe da interpretare come “piccola quantità”. Si pensi all’espressione “non c’è ombra di dubbio”, ovvero non c’è il minimo dubbio. Ombra sarebbe quindi la piccola quantità di vino da versare nel bicchiere. A supporto di questa ipotesi vi è la consuetudine di alcune osterie veneziane di chiamare ombra il decimo di litro, la quantità minima da versare nei bicchieri dei clienti.