La pasta all’arrabbiata è una ricetta tipica del Lazio e pare che il nome derivi dalla notevole presenza di peperoncino che tende a far diventare rosso il viso di chi la mangia, con un’espressione che ricorda quella di chi è arrabbiato.
Secondo altri invece il riferimento è l’aggettivo arrabbiato che, in terra laziale, è utilizzato anche per definire cose e persone che presentano una determinata caratteristica molto ma molto spiccata. Nel caso della nostra pasta, tale caratteristica sarebbe la piccantezza.
La piccantezza nella pasta all’arrabbiata è determinata dall’utilizzo del peperoncino e dell’aglio, con l’aggiunta di una tendenza acida dei pomodori pelati, la nota aromatica del prezzemolo e la lieve tendenza dolce della pasta.
Sulla base di tali caratteristiche, i vini che possono accompagnare la pasta all’arrabbiata devono presentare una serie di proprietà indispensabili: ottima morbidezza e rotondità, la caratteristica più importante, in grado di mitigare la piccantezza del piatto.
Il vino deve essere di media alcolicità per bilanciare la tendenza acida del pomodoro e deve avere un’ottima persistenza gusto olfattiva per pareggiare e non farsi sovrastare dall’aromaticità spiccata della preparazione.
Infine, se possibile, deve avere una certa gradevolezza e freschezza nel sorso per smorzare la leggera tendenza dolce della pasta.
Sulla base di queste considerazioni, ecco i 3 migliori vini con la pasta all’arrabbiata.
Il Montepulciano d’Abruzzo Jorio Umani Ronchi è un vero e proprio compagno ideale per la pasta all’arrabbiata.
Caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, presenta profumi fruttati di prugna e ciliegia, con note di erbe aromatiche e lievemente speziate, mentre in bocca è pieno e morbido, con un finale lungo, intenso e persistente che richiama le sensazioni percepite all’olfatto.
Ottima la struttura e l’alcolicità, risultando pulito e piacevole, ottimo con la pasta all’arrabbiata e con ogni primo piatto saporito e importante.
I tratti distintivi del Merlot del Lazio Costa Magna Casale Mattia sono la morbidezza, corpo e rotondità, pur senza presentare un’alcolicità esagerata.
All’olfatto si percepiscono profumi di frutti di bosco, note vinose e di sottobosco con accenni speziati. Importante la sua persistenza gusto-olfattiva con un finale lunghissimo di frutti di bosco.
È ideale con ogni pietanza piccante, dalla pasta all’arrabbiata ai formaggi.
Il Frascati Riserva Luna Mater di Fontana Candida presenta alla visione un colore giallo oro lucido e al naso emerge un profumo intenso e ampio che evoca le uve di origine e con la fragranza di frutta esotica.
Il sapore in bocca risulta secco e pieno, morbido, sapido e avvolgente, con elegante fondo fruttato di pera matura e di mandorla verde gradevolmente persistente. È ideale in abbinamento con i primi piatti della cucina romana, pesce e carni bianche.
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