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Constellation Brands: la crisi che spinge il gigante del vino a vendere l’intera divisione

Il mercato del vino negli Stati Uniti sta affrontando una fase critica, con un calo preoccupante delle vendite che ha spinto Constellation Brands, uno dei principali gruppi mondiali nella produzione e distribuzione di vino, birra e alcolici, a considerare la cessione della sua divisione vinicola. Dopo decenni di espansione e successi, la crisi del settore vitivinicolo ha raggiunto livelli tali da indurre l’azienda a riflettere su una possibile ristrutturazione radicale, che potrebbe includere la vendita di marchi storici come Robert Mondavi, Simi Winery, Lingua Franca e Meiomi.

Le informazioni riguardanti questa potenziale cessione sono emerse in seguito a un articolo pubblicato da Wine Business, che ha evidenziato l’interesse di due società pronte a trattare: Delicato Family Wines, interessata alle aziende situate nella Central Valley, e The Duckhorn, recentemente acquisita dal fondo Butterfly Equity, che sarebbe interessata ai marchi sulla costa. Queste notizie non sono state confermate ufficialmente da Constellation, ma evidenziano la crescente preoccupazione per il futuro del vino americano.

Le cause della crisi del vino

La crisi del vino, già evidente nei dati del 2024, è stata drammatica. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Diminuzione del 14% a valore: Le vendite sono scese a 430 milioni di dollari nel trimestre chiuso a novembre.
  2. Crollo del volume delle vendite: Si registra una perdita di oltre il 16%.
  3. Difficoltà del mercato: Anche il segmento degli alcolici ha subito un impatto negativo, mentre la divisione birra di Constellation ha mostrato segni di resilienza, con marchi iconici come Corona e Modelo che hanno registrato un incremento delle vendite.

Le difficoltà del mercato vinicolo non derivano solo da fattori interni, ma sono amplificate da problematiche economiche e commerciali. Tra queste, i pesanti dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump sui prodotti europei, che a partire da aprile 2024 includeranno anche beni agricoli e agroalimentari. Questi dazi potrebbero ulteriormente complicare la già fragile situazione del mercato vinicolo statunitense, che ha visto una diminuzione complessiva delle vendite del 6% a volume e del 4% a valore.

Impatti sui distributori e sul personale

In questo contesto di crisi, anche i distributori stanno affrontando sfide significative. Testimonianze di dipendenti di Southern Glazer’s, uno dei principali distributori di vino negli Stati Uniti, hanno rivelato che l’azienda ha subito un’importante riduzione del personale nel segmento vino, con un taglio di circa 3.000 unità. Questo è un chiaro indicativo della difficoltà del mercato e della necessità di adattarsi a una domanda in calo.

La strategia di Constellation Brands

La strategia di Constellation Brands, che nel corso degli anni ha costruito un portafoglio di oltre cento marchi, si sta evolvendo in risposta a queste sfide. Già la scorsa estate, i vertici dell’azienda avevano accennato a una possibile vendita di marchi non strategici, compresi alcuni vigneti, come parte di un piano per compensare le perdite. L’acquisizione della californiana Sea Smoke, prevista per la primavera del 2024, ha ulteriormente accentuato l’urgenza di ristrutturare la divisione vino.

La situazione attuale rappresenta un bivio per Constellation Brands. La decisione di cedere l’intera divisione vino segnerebbe una svolta epocale per un gruppo che ha le sue radici nella produzione vinicola. Fondato nel 1945 a New York da Marvin Sands, Constellation è cresciuto fino a diventare un colosso globale, ma ora si trova a dover affrontare la realtà di un mercato in continua evoluzione, dove i consumatori mostrano un crescente interesse per le birre e gli alcolici, mentre il vino fatica a mantenere il suo appeal.

Inoltre, l’analisi del mercato suggerisce che i cambiamenti nelle abitudini di consumo, amplificati dalla pandemia di COVID-19, hanno avuto un impatto duraturo, con i consumatori che si sono orientati verso nuove esperienze di bevande e un’ampia varietà di opzioni. La competizione con i nuovi protagonisti del settore delle bevande alcoliche, come i cocktail pronti e le bevande a base di seltzer, ha ulteriormente complicato la situazione per i produttori di vino tradizionali.

In conclusione, la crisi del vino negli Stati Uniti è un fenomeno complesso, che richiede un’attenta analisi e una strategia mirata per affrontare le sfide attuali e future. Mentre Constellation Brands si prepara a prendere decisioni strategiche riguardo al suo futuro nel settore vitivinicolo, il mercato osserva con attenzione gli sviluppi, consapevole che la cessione della divisione vino potrebbe avere ripercussioni significative non solo per l’azienda, ma per l’intero panorama vitivinicolo americano.

Redazione Vinamundi

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