Nel settore del vino, la digitalizzazione sta diventando un elemento essenziale per migliorare la comunicazione e l’efficienza tra le cantine e i consorzi vinicoli. I consorzi, che rappresentano le voci collettive di produttori e aziende vitivinicole, stanno abbracciando nuove tecnologie per affrontare le sfide moderne e restare competitivi. Un esempio emblematico è l’app sviluppata dal Consorzio dell’Asti Docg, il primo in Italia a implementare uno strumento di questo tipo in collaborazione con Credemtel e Mynet Srl-Società Benefit.
L’app ha un duplice obiettivo: semplificare la comunicazione tra i vari attori della filiera vitivinicola e gestire in modo efficace le attività del consorzio. Giacomo Pondini, direttore del Consorzio dell’Asti Docg, ha evidenziato l’importanza di questo strumento, definendolo intuitivo e funzionale, capace di facilitare le comunicazioni interne e di fornire informazioni tempestive sulle iniziative promozionali.
L’app è suddivisa in due moduli principali:
Queste funzionalità non solo semplificano le operazioni burocratiche, ma rappresentano anche un passo verso una gestione più sostenibile. Pondini ha sottolineato come l’uso dell’app aiuti a limitare l’invio di email e a ridurre lo spreco di carta, contribuendo a pratiche più eco-sostenibili.
La digitalizzazione nel settore vinicolo non si limita alla creazione di app. Molti consorzi in Italia e nel mondo stanno esplorando soluzioni come l’e-commerce e le piattaforme di marketing digitale. Queste tecnologie consentono alle aziende di raggiungere un pubblico più vasto e di raccontare le storie dietro ai loro prodotti attraverso i social media e altre forme di comunicazione digitale.
Stefano Ricagno, presidente del Consorzio, ha affermato che un canale di comunicazione diretto e aggiornato è essenziale per coinvolgere attivamente tutti gli attori della filiera, dai produttori di uva alle cantine cooperative. Questo dialogo costante è fondamentale per rappresentare al meglio le istanze del territorio.
La digitalizzazione offre anche opportunità di formazione per i produttori. Grazie a piattaforme online, i viticoltori possono accedere a corsi e seminari su temi come la sostenibilità, le tecniche di vinificazione e le pratiche di marketing. Questo scambio di conoscenze è cruciale per garantire l’evoluzione del settore vinicolo e la risposta alle esigenze del mercato.
Inoltre, le sfide ambientali, come il cambiamento climatico, richiedono un adattamento strategico. La digitalizzazione fornisce strumenti per monitorare le condizioni climatiche e ottimizzare l’uso delle risorse. Tecnologie come droni e sensori per il monitoraggio delle vigne stanno guadagnando popolarità, permettendo una gestione più sostenibile delle coltivazioni.
In conclusione, i consorzi del vino, come il Consorzio dell’Asti Docg, dimostrano che la digitalizzazione è una necessità per affrontare le sfide del settore. Attraverso l’adozione di tecnologie moderne, questi enti possono migliorare la comunicazione e la gestione interna, rispondendo in modo più efficace alle aspettative dei consumatori. Con il tempo, è probabile che sempre più consorzi seguano l’esempio dell’Asti Docg, integrando strumenti digitali per rafforzare la connessione con le cantine e il territorio, creando così un futuro più luminoso e sostenibile per il settore vinicolo.
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