Siamo a Treiso, uno dei comuni della provincia di Cuneo, in cui è possibile produrre Barbaresco Docg. Tra gli autorevoli protagonisti di questa importante denominazione piemontese c’è da inserire la famiglia Dellapiana, dal 1974 attiva nel mondo del vino con l’azienda vitivinicola Rizzi, situata proprio nella località del comune di Treiso da cui prende il nome. Il fondatore, Ernesto Dellapiana, ha gettato solide fondamenta, assicurandosi negli anni un pacchetto di vigne molto vocate che costituiscono oggi l’ossatura della produzione. Testa, braccia, naso e bocca ce le mettono sin da quando erano piccoli anche i figli di Ernesto, Jole ed Enrico Dellapiana, che con la loro sensibilità e la loro attenzione nel fare le cose a modo stanno garantendo successo e continuità all’intuizione paterna.
Una volta accolti in visita da Jole Dellapiana, donna splendida e di sopraffina eleganza, con un sorriso che esprime una bontà d’animo fuori dal comune, molto probabilmente sarete portati a spasso tra le vigne di Treiso da Enrico, grandissimo conoscitore del territorio – e non solo delle sue vigne e del suo comune- oltre che produttore dal palato allenato e curioso.
Con nell’orecchio la voce a cadenza piemontese di Enrico, il vostro sguardo fotograferà le vigne di nebbiolo dei cru Rizzi, Nervo, Vigna Boito e Pajoré. Da questi vengono prodotti ogni anno, quattro autorevoli Barbaresco, che raccontano le diverse anime del nebbiolo di qui.
Il Barbaresco Nervo, il nostro consiglio di vino
Il Barbaresco Nervo è prodotto come singolo cru dal 1999 (sui primissimi millesimi imbottigliati troverete la dicitura Nervo Fondetta). Con l’annata 2015 il Nervo ha conquistato più di un cuore, grazie alla sua eleganza, al suo dinamismo e soprattutto a una carica di luminosità interna che ha reso questa versione davvero riuscita. Dai tre ettari di vigna, con ceppi anche di oltre cinquanta anni di età, allevati tra i 310 e i 370 metri di altitudine sul livello del mare, arrivano le uve nebbiolo che hanno subito fermentazione e macerazione in acciaio per circa un mese; dopo la fermentazione malolattica la maturazione ha avuto luogo in botti di rovere di Slavonia per almeno 12 mesi e in vasche di cemento per almeno altri 12 mesi prima dell’imbottigliamento.
Come da disciplinare il Barbaresco Docg Nervo 2015 è reperibile sul mercato dal 2018. A distanza di cinque anni dalla vendemmia l’intelaiatura olfattiva mostra una integrità ammirevole, accompagnata dai canoni estetici che Enrico rincorre nei suoi vini e in quelli degli altri: classicità e raffinatezza. E ci sono qui, raccontati da richiami floreali di rose e viole e profumi scintillanti di piccoli e succosi frutti di bosco, cui fanno chiosa sentori delicatamente speziati e boschivi. L’incedere è elegante e misurato anche al gusto, in cui l’importante quota di freschezza riesce a mettere il tannino in modalità silenziosa. È così che un vino prodotto da vitigno strutturato e difficilmente domabile, diventa un amico versatile, godibile e affidabile negli anni.