Se quando acquisti una bottiglia di vino non sai mai come capirne la qualità, scopri questo trucchetto: basta osservarlo
Scegliere il vino non è mai facile, a meno che non ci sia qualche esperto nelle vicinanze che ci possa consigliare quello perfetto in base a ciò che cerchiamo e desideriamo. Quando ci troviamo di fronte alla corsia del supermercato dedicata al vino, iniziamo a leggere tutte le etichette alla ricerca di quella che ci convince di più ma, puntualmente, una volta che arriviamo a casa non siamo soddisfatti dell’acquisto. Ecco quindi come riconoscere il vino buono: basta osservarlo.
Imparare a riconoscere e a distinguere autonomamente i vini buoni da quelli meno buoni è molto importante, per diventare autonomi nella scelta di quale bottiglia acquistare o di qualche calice ordinare al bar, durante un aperitivo importante. Dimenticate però tutti i discorsi sulla corposità, sul sapore o sul profumo del vino: oggi vi insegniamo a farlo semplicemente guardandolo.
Il colore di un vino è determinato dalla presenza o meno di sostanze coloranti nella buccia degli acini di cui è composto. Queste sostanze appartengono a due famiglie, quella dei flavoni e quella degli antociani: i primi colorano i vini bianchi, mentre i secondi quelli rossi. In base alla loro tinta, quindi, i vini si distinguono appunto in bianchi, rossi e rosati.
I vini bianchi possono avere diverse sfumature di colore. Se sono gialli paglierini significa che sono giovani, mentre se hanno un tono dorato sono decisamente più strutturati e possono appartenere alla famiglia dei passiti. Infine, se il vino bianco ha un colore ambrato, significa che è molto concentrato e che il suo sapore può essere tendente al liquoroso: un esempio è il Marsala, lo Sherry o il Madeira.
Il vino rosato, invece, se è di un tono rosa tenue significa che le bucce dell’uva di cui è composto hanno vissuto una brevissima macerazione. La maggior parte dei rosati, però, ha una tinta rosa cerasuola, tipica degli spumanti e molto elegante. Infine, se il colore è rosa chiaretto significa che ciò che avete davanti è molto probabilmente un vino intenso e fermo, di media intensità.
Per quanto riguarda i rossi, invece, i più giovani e beverini sono rosso porpora, mentre quelli di media struttura assumono tonalità intorno al rosso rubino. I vini rossi concentrati e di lungo affinamento sono invece color granata, mentre assumono delle tonalità quasi sull’arancione quelli i stato evolutivo maturo o particolarmente ossidati, soprattutto in relazione all’età.
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