Nei vigneti italiani servono almeno 20mila giovani per garantire le operazioni colturali primaverili e per salvare la vendemmia del 2023, che già lo scorso anno ha colpito le campagne, con la perdita di parte dei raccolti. Questo è l’appello lanciato dalla Coldiretti Italia durante Vinitaly 2023.
L’associazione del comparto ha condotto un’analisi che ha diffuso in occasione della visita presso la manifestazione nazionale della Premier Giorgia Meloni, nella quale evidenzia come il settore vitivinicolo è una componente molto importante dell’economia italiana e che, ad oggi, mancano circa 100mila lavoratori nell’agricoltura, di cui 20mila giovani.
Per garantire un buon funzionamento della vendemmia servono professionalità e manualità. C’è un bisogno medio di 80 giornate lavorative tra vendemmia e coltivazione, quindi bisogna calcolare l’ingresso di nuova manodopera e il lavoro stagionale è una delle parti centrali di questo tipo di lavoro, con picchi di domanda nei periodi di vendemmia, garantiti da lavoratori provenienti da altri paesi.
Coldiretti stima che un lavoratore su sei sia straniero, con molti distretti agricoli dove gli immigrati sono una componente ben integrata nel tessuto locale, come nel caso – spiega Coldiretti – della preparazione delle barbatelle in Friuli, o della raccolta dell’uva in Piemonte, Veneto, Toscana.
Inoltre c’è anche una forte componente di giovani sotto i 35 anni in tale comparto: sono un terzo del totale degli occupanti delle campagne.
Nelle campagne, in vista della vendemmia, c’è posto per studenti, pensionati o disoccupati che vogliono trovare un’occasione di reddito e fare un’esperienza a contatto con la natura.
Questo, rileva Coldiretti, “grazie al nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nell’ultima manovra che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento al settore agricolo”, parlando di ciò che è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2023, ovvero dei nuovi voucher.
Questi hanno regole riviste, rispetto a quelli che esistevano in passato e sono voucher di lavoro occasionale. Bisogna sottolineare che la durata della prestazione non potrà superare per ogni singolo occupato 40 giornate di lavoro effettivo in un anno e inoltre deve emergere che queste persone non abbiano già lavorato nel settore agricolo.
Al contempo, si tratta di un rapporto di lavoro subordinato di tipo agricolo che garantisce tutele previdenziali, contrattuale e assistenziali per coloro che sono già occupati a tempo determinato. Inoltre, è cumulabile con qualunque tipo di trattamento pensionistico.
Dai dati mostrati al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni da Coldiretti nel corso di Vinitaly, viene fuori anche una proposta ad ampio raggio.
Infatti, Coldiretti ha sottolineato che per garantire la sovranità alimentare del Paese, occorre assicurare manodopera nelle campagne.
Il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato che per riuscire in questo intento è necessario ridurre il costo del lavoro in agricoltura e, poi, riversare il risparmio ottenuto dai datori di lavoro ai lavoratori agricoli, così da aumentare il potere d’acquisto.
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