Siete amanti dei cocktail bar e vorreste conoscere i più belli del nostro Paese? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo
Cosa c’è di meglio, magari dopo una giornata stressante, di ritrovarsi con degli amici per trascorrere qualche ora tra chiacchiere, risate e… cocktail? E il luogo migliore per farlo sono proprio i cocktail bar! Questo tipo di locali propone un’ampia selezione di drink e ingredienti, mirati a offrire ai clienti un’esperienza unica e appagante. Qui si possono trovare numerosi tipi di bevande alcoliche, tra cui distillati come vodka, gin, rum, tequila e whisky, che costituiscono la base di molti cocktail. Anche l’Italia, soprattutto negli ultimi anni, si è riempita di cocktail bar, i quali ormai sono diversi e sparai su tutto il territorio. Ma quali sono i più famosi?
L’Italia, celebre per la pizza, la pasta e i suoi straordinari vini, è anche terra di cocktail. Senza prodotti italiani come vermouth, amari e liquori, non sarebbe possibile preparare celebri drink classici come l’Aviation, l’Hanky Panky, il Manhattan, il Negroni o il Boulevardier. Sebbene i bar storici più noti siano concentrati a Milano e Torino, negli ultimi anni si è registrata una crescita di cocktail bar d’eccellenza anche a Roma e in altre parti del Paese, dalle montagne delle Alpi fino alle soleggiate coste di Puglia e Sicilia. Ma quali sono i più conosciuti del nostro Paese? Ecco la lista dettagliata.
Un locale che fonde futurismo anni ‘70, l’estetica dei videogame anni ‘80, giochi di luce impeccabili, icone giapponesi (come King Kong) e neon che tracciano forme geometriche, il Drink Kong è un ambiente davvero singolare. Definito ‘Instinct Bar’, offre un labirinto di stanze e divanetti, perfetto per chi apprezza i cocktail classici e chi invece cerca innovazione nel mondo della mixology. Il menù spazia dal Messico al Giappone, da Roma alla Cina, accompagnato da una selezione di vini, sake, whisky e i minimalisti cocktail di Patrick Pistolesi. Imperdibile il Negroni trasparente, una vera esperienza sensoriale.
Sempre a Roma troviamo Freni e Frizioni, un “street cocktail bar” nel cuore della città. Nato nel 2005 da un’idea di Luca Conzato, Cristian Bugiada e Riccardo Rossi, ha avuto una svolta nel 2013 con l’arrivo di Rossi. Situato in una ex officina meccanica, è un locale dall’anima punk, con un cortile che si anima fino all’alba. Frequentato da una clientela eterogenea, offre una varietà di cocktail che spaziano dai grandi classici alle proposte più innovative. Il cocktail di punta è il Phi-Mex, una versione rivisitata del Tommy’s Margarita con mezcal, calamansi, peperone, tamarindo e sciroppo d’agave.
Il 1930 rappresenta l’essenza dello speakeasy a Milano. Il locale è segreto, così come l’ingresso, con mattoni a vista, luci soffuse e un design che richiama il Proibizionismo americano. L’accesso avviene solo tramite passaparola, diffuso dai fondatori Flavio Angiolillo e Marco Russo, e non è garantito trovare posto a sedere. I cocktail sono altrettanto unici, con un menu europeo e ingredienti di altissima qualità. Tra le creazioni più particolari c’è la Tomatina, un mix di brandy Lepanto, pane di segale, aceto di vino rosso, sciroppo di cetriolo, pomodoro e pepe.
La scena dei cocktail bar a Napoli è in forte crescita, e L’Antiquario ne è uno degli esempi più brillanti. Creato da Alex Frezza, questo speakeasy offre un’accoglienza raffinata in un’atmosfera anni ‘30, con divani di velluto rosso e pareti floreali. La drink list celebra la tradizione napoletana, con cocktail che uniscono classicismo e sperimentazione. Tra le proposte più interessanti c’è l’Andy, un omaggio a Warhol, con calvados, vodka, banana tostata e champagne, oppure la giostra del Negroni, con tre versioni innovative del classico cocktail, tra cui l’Umami, con infuso di pomodori e shiitake nel vermouth.
Al Locale Firenze, passato e futuro si fondono perfettamente all’interno di Palazzo Concini, un edificio del XII secolo restaurato con cura. L’atmosfera è ricca di fascino, con antichi lampadari, specchi e mobili storici accanto a dettagli moderni come palloncini colorati e pareti vivaci. Il bar, con il suo enorme portabottiglie, ricorda un laboratorio alchemico. Fabio Fanni, il bar manager, cura ogni dettaglio nella preparazione dei cocktail, utilizzando tecniche precise e rispettando la sostenibilità. Tra le proposte da provare c’è il Nocciolo, un drink a base di liquore fatto in casa, rum, scotch e il tocco dolce dello sherry.
Superato il misterioso e leggermente inquietante rituale d’ingresso, questo bar colpisce immediatamente per il suo fascino e la sua bellezza. Ogni dettaglio, dalle pareti ai divani, dal bancone al bagno, fino al personale, è una gioia per gli occhi. Lo staff gestisce con grande competenza questo piccolo speakeasy, quasi sempre affollato, e i tre barman si distinguono per la loro maestria dietro al bancone. Oltre ai drink eccezionali presenti nel menu, è possibile esplorare i classici, eseguiti alla perfezione, o lasciarsi sorprendere da cocktail personalizzati, realizzati su misura dal talentuoso team del bar.
Il Mandarin Garden, cocktail bar di lusso dalle tonalità contemporanee ed eclettiche, rappresenta il fulcro del Mandarin Oriental, hotel a cinque stelle nel cuore di Milano. Situato tra il Centro Storico, Brera e il Quadrilatero, il bar si distingue per la raffinata offerta di cocktail firmati da Guglielmo Miriello. I drink proposti offrono un viaggio alcolico intorno al mondo, come il cocktail londinese a base di amaro Santoni, shrub di rabarbaro, manzanilla Sherry e soda alla pesca bianca e gelsomino, o il newyorkese “Henrietta”, che combina Macallan 12 y.o., Jamaica cold brew, Disaronno, vaniglia e una finitura tropicale.
Il NU Lounge Bar di Bologna è considerato uno dei migliori tiki bar a livello mondiale, grazie alla visione di Daniele Dalla Pola, che ha rinnovato il concetto di cocktail bar. Con un’atmosfera vivace e informale, il locale attira una clientela alla moda con i suoi drink esotici, tra cui il “Nu Grog”, rivisitazione del Navy Grog, il classico Mai Tai e lo Zombie. Per un’esperienza di gruppo, vengono serviti anche social drink in formato famiglia.
Infine, a Lecce, si trova il Laurus, creato da Marco Fabbiano, ex bartender del celebre 1930 Speakeasy. Situato nel centro storico, il bar si caratterizza per l’arredamento antico, un imponente bancone e una vasta selezione di cocktail sofisticati. Tra i drink da non perdere figura il “Black Diamond”, che mescola mezcal, succo di lime, avocado nero, liquore Strega, birra scura e sale nero, offrendo un’esperienza intensa e complessa.
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