Clima pazzo e guerre commerciali: come jancis robinson svela il futuro del vino nel 2024

Il 2024 si è rivelato un anno critico per il settore vinicolo, come evidenziato da Jancis Robinson, una delle figure più rispettate nella critica enologica mondiale. In un’analisi approfondita, Robinson esplora i principali fattori che hanno influenzato il mondo del vino negli ultimi mesi, tracciando un quadro complesso di sfide e opportunità. Gli eventi climatici estremi, il calo dei consumi, le guerre commerciali e i cambiamenti nelle abitudini di consumo stanno ridefinendo il panorama vinicolo globale.

Cambiamenti climatici

Uno dei problemi più gravi è rappresentato dai cambiamenti climatici, che hanno avuto un impatto devastante sulle coltivazioni di uva in tutto il mondo. La Francia e l’Italia, due dei maggiori produttori di vino, hanno sperimentato una significativa riduzione delle rese a causa di eventi meteorologici estremi. Robinson sottolinea che:

  1. La Spagna e la California hanno affrontato piogge torrenziali dopo un lungo periodo di siccità.
  2. I viticoltori in regioni tradizionalmente fresche si trovano a dover affrontare ondate di calore che bruciano le uve.
  3. L’innalzamento delle temperature ha portato a un germogliamento precoce delle viti, esponendole a gelate primaverili letali.

Inoltre, gli inverni più miti e le estati roventi contribuiscono a un aumento dei livelli di alcol nei vini, una situazione che, per alcuni esperti, è fonte di preoccupazione. Tuttavia, Robinson evidenzia che il concetto di viticoltura “rigenerativa” sta guadagnando terreno, ponendo l’accento sulla salute del suolo e sull’importanza delle viti più vecchie, che dimostrano una maggiore resilienza.

Consumi di vino in decrescita

Un altro aspetto critico è il calo dei consumi di vino, che sta diventando sempre più evidente. La crescente popolarità di bevande a bassa gradazione alcolica e senza alcol segna un cambiamento nei gusti e nelle preferenze dei consumatori, con un’attenzione sempre maggiore alla salute. Robinson cita l’acquisizione da parte di Moët Hennessy di una quota in un marchio di bevande analcoliche, French Bloom, come un segnale significativo di questa tendenza.

Particolarmente preoccupante è la situazione del mercato del vino pregiato, tradizionalmente centrato a Londra. Robinson osserva che molti consumatori, prima disposti a investire in annate costose di Borgogna e Bordeaux, oggi si trovano scoraggiati dai prezzi esorbitanti. Sebbene ci sia stata una certa ripresa delle vendite nel 2024, la scarsità del raccolto in Borgogna complica ulteriormente le previsioni di stabilizzazione dei prezzi.

Maggiore tassazione

A complicare ulteriormente il panorama ci sono le nuove politiche fiscali. Nel Regno Unito, a partire da febbraio, entrerà in vigore un sistema di tassazione basato sul titolo alcolico, che potrebbe portare a un aumento dei vini più leggeri, spesso percepiti come aventi un sapore meno raffinato. Inoltre, la possibilità di tariffe di importazione sulle merci esportate negli Stati Uniti, in un contesto politico instabile, pone ulteriori interrogativi sull’equilibrio economico del settore vinicolo.

Cambio di abitudini al ristorante

Infine, le nuove abitudini di consumo si stanno facendo strada anche nei ristoranti. Robinson osserva un crescente rispetto per i vini bianchi e il loro abbinamento con i cibi, mentre i vini naturali stanno guadagnando popolarità. Le linee che separano il vino naturale dalla produzione convenzionale si stanno sfumando, poiché interventi minimi in cantina diventano la norma.

Un altro fenomeno che sta emergendo è il crescente numero di clienti che desiderano portare il proprio vino nei ristoranti, insieme alla diffusione del diritto di tappo. Questo cambiamento riflette non solo un’evoluzione nelle pratiche di consumo, ma anche una risposta alle pressioni economiche e ai cambiamenti nei gusti. Inoltre, l’uso di sistemi di conservazione del vino come il Coravin sta rivoluzionando l’offerta di vino al bicchiere, rendendola più sofisticata e in linea con il trend di riduzione generale del consumo di alcol.

In sintesi, il 2024 è un anno di sfide e trasformazioni per il settore vinicolo, come evidenziato da Jancis Robinson. La combinazione di eventi climatici estremi, cambiamenti nei modelli di consumo e nuove politiche fiscali sta forzando il settore a rivedere le proprie strategie e a cercare soluzioni innovative per affrontare un futuro incerto.

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