Cioccolato bianco, ecco i vini migliori con i quali degustarlo

Quali sono i migliori vini da abbinare al cioccolato bianco o con i dolci al cioccolato bianco? Di seguito vi indichiamo alcune etichette perfette per accompagnare i vostri dessert preferiti.

Per individuare il vino perfetto con i dolci al cioccolato bianco, dobbiamo specificare le sue principali proprietà e qualità organolettiche.

Il cioccolato bianco è composto prevalentemente da burro di cacao, latte o derivati / prodotti a base di latte e zucchero. Il suo tipico colore bianco dipende proprio dal massiccio utilizzo del burro di cacao e, rispetto alle altre tipologie di cioccolato, in quello bianco non si utilizza il cacao in polvere (quest’ultimo invece è presente nel cioccolato fondente e in quello al latte, determinando il loro tipico color marrone).

Il burro di cacao è il componente chiave per comprendere le principali caratteristiche gustative del cioccolato bianco, a partire dalla sua inconfondibile e invitante consistenza pastosa e morbida che si avverte al palato. Inoltre, al gusto si rivela particolarmente dolce e si caratterizza per note che richiamano il latte e la vaniglia, spesso inserita tra i suoi ingredienti.

I migliori vini da abbinare al cioccolato bianco

Il vino ideale con il cioccolato bianco dovrà essere necessariamente dolce, come vuole una delle regole d’oro dell’abbinamento cibo e vino per concordanzacibo dolce vuole vino dolce.

Per quanto riguarda la sua consistenza pastosa, abbiamo bisogno di un vino con qualità sgrassanti, in grado di ripulire da questa morbidezza.

Botti di vino Volpaia
Foto | Cantina Volpaia https://volpaia.com/ – Vinamundi.it

Per questo, ricerchiamo un vino dolce con note sapide o minerali, in grado di donare una sensazione di freschezza al palato. Infine, possiamo prediligere quei vini dolci che rivelano sensazioni vanigliate che ben si accostano alle note vanigliate e di latte del cioccolato bianco.

Partiamo dal primo vino che consigliamo: Vinsanto del Chianti Classico Castello di Volpaia, il vino bianco passito del Chianti ottenuto dall’appassimento di uve dei vitigni Trebbiano e Malvasia Toscana, è ricco al naso, con sentori di caramello e vaniglia, confettura di albicocche, frutta secca e mandorle.

Al gusto pieno e caldo, dolce e molto strutturato, ben equilibrato grazie ad una decisa vena sapida, che dona freschezza al sorso e pulisce la bocca. Un vino da meditazione o con i classici cantucci toscani, ma che trova nel cioccolato bianco un altro accostamento prezioso e molto azzeccato.

La seconda etichetta è la Vernaccia di Oristano Riserva Contini 1995, un vino ambrato nel colore, estremamente variegato negli aromi, tra fiori di mandorlo, nocciola, vaniglia, miele e albicocca.

Armonioso al palato, spiccatamente dolce, tanto da pareggiare la dolcezza del cioccolato bianco, caldo e strutturato, ma al contempo dotato di una fresca sapidità che crea un invidiabile equilibrio gustativo e che, nel nostro caso, mitiga la consistenza pastosa del cioccolato bianco.

Ottimo con il cioccolato bianco arricchito dalle nocciole e con ogni dessert alle nocciole. É anche (e soprattutto) un vino da meditazione!

Altro vino che consigliamo da abbinare al cioccolato bianco è la Vendemmia Tardiva Sito dei Fossili Bric Cenciurio, ricavato da uve surmature, attaccate dalla muffa nobile, del vitigno Arneis.

Dal color oro, è un vino dal profumo ampio, prevalentemente fruttato, ma con accenni dolci di miele, liquirizia e vaniglia, che si ripresentano sul finale.

Al palato presenta un’ottima dolcezza, evidenzia una certa morbidezza accompagnata da una buona freschezza e una leggera nota acidula dal potere sgrassante. Quel che cerchiamo per pareggiare la dolcezza del cioccolato bianco e mitigare la sua tipica pastosità.

Infine, ultimo vino che consigliamo è il Romagna Albana Passito DOCG Scaccomatto 2018 della Fattoria Zerbina, colui che ha fatto conoscere la Fattoria in Italia e nel mondo, rappresentando una delle migliori espressioni di Albana in Romagna.

Si tratta di un vino tanto importante quanto delicato, perché affidarsi nelle mani della muffa nobile è rischioso.

Tuttavia, nelle annate in cui la natura si dimostra favorevole, Scaccomatto è un vero e proprio spettacolo: le uve botritizzate vengono raccolte, vinificate ed affinate in acciaio per 1 anno. Una parte del vino matura in barrique per poi riposare ulteriormente per 1 anno in bottiglia.

A livello organolettico, si presenta con un colore giallo dorato, al naso è complesso con note di ginestra, miele, pesca, albicocca sciroppata, canditi, frutta esotica e note iodate. Infine in bocca risulta morbido, caldo, sapido e di grande persistenza.

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