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Il vino

Chianti Classico, alla scoperta delle varie tipologie esistenti

Scopri le diverse tipologie di Chianti Classico D.O.C.G., dalle versioni più giovani all’eccellenza del Gran Selezione

La D.O.C.G. Chianti Classico rappresenta una delle denominazioni vinicole più celebri e prestigiose d’Italia. I vini rossi prodotti in questa zona sono tra i più apprezzati e ricercati sia a livello nazionale che internazionale, grazie alla loro qualità e alla lunga tradizione che li accompagna.

Capire le diverse tipologie di Chianti Classico disponibili sul mercato e le loro caratteristiche organolettiche può essere utile per chi desidera scoprire o approfondire la conoscenza di questi vini pregiati. Le varianti del Chianti Classico D.O.C.G. si distinguono per specifiche regole di produzione e per la capacità di esprimere al meglio il Sangiovese, il vitigno predominante nella zona del Chianti.

Chianti Classico, alla scoperta delle varie tipologie

La D.O.C.G. Chianti Classico è sinonimo di eccellenza e qualità. Questo riconoscimento garantisce che i vini prodotti sotto questa denominazione seguano standard molto rigidi e precisi. Il disciplinare di produzione della D.O.C.G. Chianti Classico prevede tre principali tipologie di vino rosso:

  1. Chianti Classico o Chianti Classico Annata
  2. Chianti Classico Riserva
  3. Chianti Classico Gran Selezione
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Ogni tipologia di vino segue regole di produzione specifiche e possiede qualità organolettiche uniche, che riflettono il terroir e le tradizioni vinicole della regione del Chianti. Andiamo ad analizzare ogni tipologia nel dettaglio, basandoci anche sulle più recenti modifiche apportate al disciplinare.

Il Chianti Classico, noto anche come Chianti Classico Annata, è considerato la tipologia base della denominazione D.O.C.G. Questo vino deve essere prodotto principalmente con uve Sangiovese, una delle varietà di uve rosse più diffuse in Toscana. Le percentuali di uve utilizzate sono regolamentate come segue:

  • Sangiovese: dall’80% fino al 100%
  • Per un massimo del 20%, è possibile utilizzare altri vitigni a bacca rossa, sia autoctoni che internazionali, purché idonei alla coltivazione nella regione Toscana e specificati nel disciplinare di produzione.

Il Chianti Classico Annata deve rispettare anche specifiche regole riguardanti il suo periodo di immissione al consumo. In particolare, questo vino può essere immesso sul mercato soltanto a partire dal 1° ottobre dell’anno successivo alla vendemmia. Ciò significa che il Chianti Classico Annata è caratterizzato da un periodo di invecchiamento inferiore rispetto alle altre tipologie di Chianti Classico, rendendolo così la versione più giovane e fresca.

Dal punto di vista organolettico, il Chianti Classico Annata presenta le seguenti caratteristiche:

  • Colore rosso rubino, che può essere più o meno intenso a seconda del periodo e delle modalità di invecchiamento.
  • Al naso, si percepiscono sentori di frutti rossi (ciliegia, ribes) e note floreali (viola, rosa), tipiche di un vino giovane.
  • Al palato, è fresco, sapido, con una leggera tannicità che lo rende particolarmente piacevole da bere giovane. Se invecchiato per qualche anno, il vino tende a diventare più morbido e vellutato, mantenendo comunque un’elegante bevibilità.

Il Chianti Classico Annata è perfetto per chi cerca un vino immediato, di pronta beva, ma al tempo stesso capace di esprimere tutto il carattere del territorio del Chianti. Nella nostra enoteca online, puoi trovare etichette come il Chianti Classico Le Fioraie Piemaggio, noto per la sua freschezza, le sue piacevoli note fruttate e floreali e per il suo buon equilibrio tra acidità e tannini.

Il Chianti Classico Riserva è la seconda tipologia della piramide qualitativa del Chianti Classico D.O.C.G.. Anche in questo caso, il disciplinare prevede che la base ampelografica sia costituita da uve Sangiovese. Le regole relative alla composizione sono simili a quelle del Chianti Classico Annata:

  • Sangiovese: dall’80% fino al 100%
  • Per un massimo del 20%, è possibile utilizzare altri vitigni a bacca rossa, sempre idonei alla coltivazione nella regione Toscana.

La vera differenza tra il Chianti Classico Riserva e la versione Annata risiede nel periodo minimo di invecchiamento. Il Chianti Classico Riserva deve essere sottoposto a un invecchiamento di almeno 24 mesi, di cui almeno 3 mesi devono essere dedicati all’affinamento in bottiglia. Questo processo conferisce al vino una maggiore complessità e struttura.

Dal punto di vista organolettico, il Chianti Classico Riserva ha caratteristiche più complesse rispetto all’Annata:

  • Colore rosso rubino tendente al granato con il progredire dell’invecchiamento.
  • Al naso, il vino è ricco e complesso, con note fruttate e floreali che si mescolano a sentori terziari derivanti dall’invecchiamento, come spezie, tabacco e legno.
  • Al palato, è strutturato e corposo, con una trama tannica morbida e vellutata. Questo lo rende un vino di grande profondità, adatto anche a lunghi periodi di invecchiamento.

Uno dei migliori esempi di Chianti Classico Riserva è il Chianti Classico Riserva Castello di Volpaia, che ha ottenuto riconoscimenti internazionali, tra cui un posto nella TOP 3 dei migliori vini del mondo, secondo la prestigiosa rivista Wine Spectator. Questo vino rappresenta perfettamente la tipicità e la qualità della D.O.C.G. Chianti Classico, offrendo un’esperienza di degustazione raffinata.

Il Chianti Classico Gran Selezione è la massima espressione della D.O.C.G. Chianti Classico. Istituita nel 2014, questa tipologia rappresenta il vertice della piramide qualitativa, e si distingue per alcune importanti differenze rispetto alle altre versioni. Una delle differenze principali è la composizione ampelografica:

  • Sangiovese: dal 90% fino al 100%
  • Per un massimo del 10%, è possibile utilizzare vitigni autoctoni come Colorino, Canaiolo, Ciliegiolo, Mammolo, Pugnitello, Malvasia Nera, Foglia Tonda e Sanforte.

Oltre alla diversa composizione, il Chianti Classico Gran Selezione richiede un invecchiamento minimo di 30 mesi, di cui almeno 3 mesi devono essere dedicati all’affinamento in bottiglia. Questa tipologia di vino può anche riportare in etichetta il nome dell’Unità Geografica Aggiuntiva (UGA), che indica la zona specifica di provenienza delle uve, tra cui Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Lamole, Panzano, Radda, e altre.

Dal punto di vista organolettico, il Chianti Classico Gran Selezione rappresenta il culmine della complessità e della qualità:

  • Ha un colore rosso rubino-granato, intenso e profondo.
  • Al naso, è estremamente complesso, con una ricchezza di sentori fruttati e floreali, accompagnati da note speziate e profumi terziari, che emergono più chiaramente rispetto alla versione Riserva.
  • Al palato, è strutturato, corposo e morbido, con una gradazione alcolica importante e una lunga persistenza.

Questa tipologia di Chianti Classico è destinata agli appassionati che cercano un vino di assoluto livello, capace di evolversi nel tempo e di offrire un’esperienza di degustazione unica.

La denominazione D.O.C.G. Chianti Classico rappresenta una delle eccellenze vinicole italiane, offrendo una gamma di vini che variano per complessità e invecchiamento. Dalle versioni più giovani, come il Chianti Classico Annata, ai vini più strutturati e corposi, come il Chianti Classico Riserva e il Chianti Classico Gran Selezione, ogni tipologia esprime l’essenza del Sangiovese e del territorio toscano.

Esplorare le diverse tipologie di Chianti Classico significa immergersi in una tradizione vinicola ricca di storia e passione, scoprendo la varietà e la qualità che questa denominazione ha da offrire. Sia che tu sia un neofita o un appassionato di vino, il Chianti Classico offre sempre nuove sfumature da apprezzare e godere.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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