Si è spento a 89 anni Pietro Pittaro, simbolo del Friuli e decano degli enologi e viticoltori della regione. Era nato nel 1934 a Valvasone, da una famiglia che già operava nel settore. È stato enologo, viticoltore, e titolare dell’azienda Vigneti Pittaro di Codroipo. Nella sua carriera ha diretto per 16 anni la Cantina di Bertiolo, oltre a essere presidente regionale, nazionale e internazionale degli enologi.
Pittaro ha ricoperto inoltre la carica presidente del settore vitivinicolo in regione e della ricerca in enologia in Italia. A Bertiolo, dove era situata la sua cantina, fu anche sindaco dal 1978 al 1993. L’amore per la sua terra e i suoi valori lo ha anche portato a diventare presidente dell’Ente Friuli nel mondo.
L’azienda al quale dedicò una vita fu fondata negli anni Settanta, con quasi 90 ettari coltivati a vigneto, di cui 85 nel cuore della pianura friulana, con i restanti cinque sulle colline di Ramandolo. Il centro della sua impresa è stato tuttavia il comune di Codroipo, dove avveniva la produzione dei suoi bianchi e rossi. Ma Pittaro era un uomo che amava il vino in tutte le sue sfaccettature, tanto è vero che creò anche un museo dedicato, dove dal 1970 cominciò a collezionare oggetti d’arte legati alla storia della vite e del vino, risalendo anche al 1600. Il museo si estende su 1.000 metri quadrati, dove sono esposti circa 5.000 oggetti, tra cui bicchieri d’epoca e, naturalmente, vini molto pregiati.
“Con Pietro Pittaro se ne va un grande vignaiuolo, che ha portato lustro al Friuli Venezia Giulia, attraverso un’attività infaticabile e preziosa, con quale ha conseguito il riconoscimento di eccellenza nel mondo del vino e una nitida affermazione imprenditoriale. Ma anche un friulano orgoglioso della sua terra e delle sue tradizioni, che ha valorizzato nel suo mandato da presidente dell’Ente Friuli nel mondo”. Così Massimiliano Fedriga, che ha espresso il cordoglio della Regione Friuli Venezia-Giulia alla famiglia alla notizia della scomparsa.
A ricordarlo anche le parole del presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Mauro Bordin, “Ho avuto modo di incontrare Pietro Pittaro, conoscere e apprezzare il suo essere appassionato e orgogliosamente friulano. Alla sua famiglia e ai tanti amici, va il cordoglio mio personale e dell’intero Consiglio regionale per la sua scomparsa. Amava definirsi ‘un sempliç contadin di Codroip’, ovvero un semplice contadino di Codroipo, ma tutti sappiamo – evidenzia Bordin – che Pittaro era molto di più”.
“Era soprattutto un amante delle proprie origini, che saranno anche state semplici, ma non gli hanno impedito di raggiungere livelli internazionali incluse una laurea honoris causa in Scienze ed economia aziendale, nonché una nomina a Grande Ufficiale della Repubblica italiana e quella di Cavaliere al merito agricolo della Repubblica francese. Con la sua morte, il Friuli perde decisamente un ambasciatore nel mondo, un uomo che ha saputo distinguersi nell’imprenditoria ma anche nell’associazionismo, promuovendo i valori della gente friulana e della sua amata terra” conclude Mauro Bordin.
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