L’ampelografia è la scienza che descrive, dal punto di vista della morfologia esterna, i differenti vitigni, ovvero le varietà di vite da cui il vino prende i suoi tratti principali. L’ampelografia ha anche la funzione di classificare secondo determinati criteri i vari vitigni. Le caratteristiche di ciascun vitigno vengono raccolte nella scheda ampelografica, un documento fondamentale in viticoltura.
In Italia sono iscritti al Registro delle varietà della vite oltre 350 vitigni (o cultivar), molti dei quali però sono coltivati solo marginalmente. L’origine di un vitigno, quando non è sconosciuta, permette di risalire a specifiche aree di territorio in cui quella varietà è presente. Si parla quindi di vitigni autoctoni quando discendono dalla domesticazione delle viti selvatiche tipiche di un dato luogo, dove continuano ad essere coltivati. Sono vitigni autoctoni ad esempio l’Albana in Romagna, il Nebbiolo nelle Langhe, la Schiava in Alto Adige, il Grignolino nel Monferrato, il Fiano di Avellino, la Croatina nell’Oltrepò Pavese, il Brachetto d’Acqui.
Sono vitigni alloctoni (o internazionali) invece quelli che sono diffusi in diverse aree del mondo, dove vengono coltivati con pari risultati in termini di qualità. E’ il caso di vitigni quali Chardonnay, Merlot, Sauvignon Blanc, Riesling, Pinot Nero, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Syrah ed altri.
Le peculiarità principali di un certo vitigno vengono raccolte nella scheda ampelografica. In particolare in questo documento vengono descritte le caratteristiche dei germogli, prendendo in considerazione colore, forma e tomentosità, ovvero la presenza o meno di peluria; sono presenti poi nella scheda ampelografica i dettagli sull’aspetto delle foglie, quali grandezza, forma, tomentosità, dentatura, nervatura; e infine naturalmente viene descritto minuziosamente l’aspetto dei grappoli: le loro dimensioni, la forma e compattezza, ma anche il colore, la grandezza e il sapore degli acini e il loro periodo di maturazione.
Ma l’ampelografia non si limita alla descrizione della morfologia del vitigno, bensì reca informazioni utili anche in relazione al clima, al terreno e al sistema di coltivazione necessari a far prosperare la pianta, e quindi a ottenere uve della miglior qualità possibile. Una scheda ampelografica fornisce quindi dati importanti per la coltura del vitigno stesso, sottolineando attitudini e “preferenze” della pianta. Possiamo ad esempio trovare informazioni sulla sua maggiore o minore resistenza ai parassiti, alle malattie e alle intemperie, sui terreni che il vitigno predilige, sulla forma di potatura da privilegiare, ma anche sulla produzione dei frutti (quanto è abbondante e se è costante) e sul comportamento della pianta in relazione ad alcune importanti pratiche colturali, come la moltiplicazione per innesto.
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