Quando si parla di vino riserva non è certo da intendere come una bottiglia tenuta da parte nel caso in cui un’altra aperta sia difettata o non buona. Semmai di una bottiglia da conservare per qualche occasione speciale. Con quel termine si indica anzi spesso un particolare vino pregiato, che ben definiscono il prodotto a seconda dell’etichetta e del luogo di lavorazione e produzione. Perciò conviene scoprire che cosa si cela dietro questa “riserva” per poter apprezzare al meglio un’altra tipologia di vino.
Un vino etichettato come riserva è un prodotto che è stato sottoposto a un periodo di invecchiamento piuttosto lungo e pari a diversi anni. Una caratteristica che certamente ne aumenta pregio e gusto e di conseguenza anche il prezzo sul mercato. I vini riserva, infatti, hanno un periodo di invecchiamento superiore a quello previsto per un vino qualsiasi, il che indica una maggiore lavorazione.
Esiste dunque un particolare protocollo che concede a un vino il titolo di riserva. In particolare i vini rosso sono sottoposti a un periodo di invecchiamento pari a due anni, mentre i vini bianchi vengono lasciati riposare per un anno. Oltre al tempo, anche la qualità dell’uva e del prodotto rende un vino riserva pregiato: deve infatti essere necessariamente Doc oppure Docg, dunque ottenuto da certi tipi di vigneti.
Anche in questo caso esistono due tipi differenti: il riserva può infatti essere superiore oppure classico. Il primo caso indica un vino che dispone di una gradazione alcolica molto superiore a quella prevista solitamente dalla disciplinare produzione. Il prodotto risulta dunque più corposo e strutturato: per il livello alcolico, è sufficiente che abbia una gradazione più alta dello 0,5 per cento. Deve inoltre essere ottenuto da un vitigno che abbia una resa per ettaro inferiore al 10 per cento rispetto alla normativa vigente.
Con il termine di vino riserva classico si intende invece un prodotto ottenuto con vitigni provenienti dal territorio originale e tradizionale di una produzione di una determinata tipologia di vino. In questo particolare caso si può così avere la certezza di possedere tra le mani un prodotto che è stato realizzato in una determinata porzione di territorio. Inoltre ha tra le sue caratteristiche una gradazione alcolica elevata e un invecchiamento più corposo, il che gli permette di avere una struttura organolettica interessante rispetto a qualsiasi altro vino prodotto senza questa lavorazione.
Scopri il Verdicchio Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, uno dei migliori vini italiani…
Negli Stati Uniti si accende il dibattito tra consumo zero e moderazione del vino: rischi,…
Scopri i vignaioli indipendenti della FIVI: qualità, sostenibilità e tradizione al servizio del territorio Piccoli…
Scopri le cantine di design più belle in Italia: architettura moderna, tradizione vinicola e degustazioni…
Scopri perché il tappo degli spumanti ha la forma di un fungo: funzionalità, elasticità del…
Scopri i migliori vini italiani nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso: oltre 937 etichette…