Un termine che ogni tanto sentiamo o leggiamo riferito ad un vino, ma che la maggior parte delle persone non conosce. È questo il caso del vino definito “abboccato”, da non confondere con i vini chiamati ambabili o ancora dolci. Ma cosa si intende quindi quando un determinato vino viene chiamato in questo modo? E perchè viene utilizzato questo preciso aggettivo? Scopriamolo nelle prossime righe.
Cerchiamo in primis di dare una spiegazione alla parola in sè, chiarendo il significato di questo termine che non viene così spesso utilizzato ai giorni nostri. Abboccato, secondo quanto riportato dalla Treccani, ha due principali significati: “riferito a persona, che ha buona bocca, che mangia volentieri e di ogni cosa”, oppure, e qui rientriamo proprio nel nostro campo: “di sapore gradevole, che tende al dolce”. Andando ancora più nello specifico possiamo quindi affermare che il termine abboccato fa riferimento alla quantità di zucchero presente in un vino, e alla sua relativa dolcezza. Come vedremo nelle prossime righe tuttavia, ci sono diversi gradi di dolcezza in un vino, e conseguentemente diverse definizioni.
Attenzione, perchè questa caratteristica è severamente controllata e codificata, infatti ci sono delle distinzioni che è necessario spiegare. Un vino fermo potrà definirsi abboccato quando il suo contenuto zuccherino sarà compreso tra i 5 grammi per litro e i 12 grammi per litro. Più alte ovviamente le quantità necessarie perchè sia definito abboccato un vino spumante, ovvero il suo contenuto zuccherino dovrà essere tra i 32 e i 50 grammi per litro.
Il primo, e più scontato, consiglio che si può dare per riconoscere un vino abboccato, sta proprio nella semplice lettura dell’etichetta. Alcune bottiglie infatti aggiungono questa definizione, mentre nei vini spumanti il valore del contenuto zuccherino è sempre riportato, e secondo i parametri che abbiamo appena analizzato, possiamo facilmente comprendere se la nostra bottiglia rientra o meno nella categoria dei vini abboccati.
Ma come rimediare nel caso di mancanza di segnalazioni sull’etichetta del valore zuccherino o dello stesso nome riportato? In questo caso è necessario affidarsi al proprio palato, e alla propria sensibilità. Non semplicissimo tuttavia, perchè potrebbe essere facile confondersi con altre tipologie di vino. Quali? Tenendo sempre in considerazione il contenuto zuccherino del nostro nettare, nei vini fermi compresi tra i 12 e i 45 grammi per litro si parlerà di vino amabile, superata questa soglia ecco invece il vino dolce.
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