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Cena con Prosecco e grappa: come divertirsi senza superare il limite dell’alcol test

Negli ultimi mesi, il dibattito sul nuovo Codice della Strada e le sue implicazioni per la guida in stato di ebbrezza ha catturato l’attenzione di molti, specialmente durante il periodo festivo. La normativa, entrata in vigore a dicembre 2022, ha inasprito le sanzioni per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l, ma non ha cambiato le soglie di riferimento. Tuttavia, il timore di controlli più severi ha portato a una diminuzione della cultura del vino, con alcune persone che rinunciano a bere anche solo un bicchiere durante una cena fuori. Questa preoccupazione è stata alimentata da alcuni dati che suggeriscono un calo nei consumi di vino, in particolare tra le nuove generazioni. Anche se il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che non c’è stato un crollo dei consumi a causa della nuova legislazione, il settore vitivinicolo è in allerta.

In questo contesto, è interessante notare come il mondo del vino stia cercando di adattarsi e rispondere a queste sfide. Un esempio emblematico è l’iniziativa “Cena a prova di alcol test”, tenutasi il 4 marzo in un ristorante a San Pietro di Feletto, in provincia di Treviso. Organizzata dal produttore di grappa Roberto Castagner, l’evento ha avuto come obiettivo dimostrare che è possibile godere di una serata conviviale all’insegna del buon cibo e del buon bere, mantenendo al contempo la sicurezza stradale. Tra gli invitati, i vertici dei tre Consorzi di Tutela del Prosecco: Franco Adami, presidente del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio Prosecco Doc, e Michele Noal, presidente del Consorzio Asolo Montello Docg.

Un menu pensato per la moderazione

Durante la cena, i partecipanti hanno potuto degustare un menu composto da:

  1. Antipasto
  2. Risotto
  3. Secondo piatto

Accompagnati da tre calici di vino, per un totale di 80 ml ciascuno. I vini scelti per la serata comprendevano un Valdobbiadene Prosecco Superiore (11 gradi), un Incrocio Manzoni delle Cantine Collalto (12,5 gradi) e un Cabernet Veneto delle Cantina Viticoltori di Ponte di Piave (12 gradi). Questo attento abbinamento ha permesso di mantenere il consumo di alcol a livelli moderati.

Test di alcolimetria e consapevolezza

La serata ha incluso anche due test di alcolimetria, effettuati con un etilometro ufficiale. Il primo test, effettuato a circa un’ora e mezza dall’inizio della cena, ha mostrato un tasso alcolemico medio di 0,122 g/l, con valori di 0,123 per gli uomini e 0,119 per le donne. I picchi massimi registrati sono stati di 0,25 per gli uomini e 0,31 per le donne, ma tutti i valori erano ben al di sotto della soglia limite di 0,5 g/l. Incredibilmente, il secondo test, effettuato poco prima della conclusione della serata, ha evidenziato una diminuzione del tasso alcolemico medio a 0,107 g/l, il che ha sorpreso molti partecipanti. Ciò dimostra che il metabolismo dell’alcol può variare significativamente nel tempo, soprattutto in risposta al cibo e alla digestione.

Un aspetto interessante dell’iniziativa è la volontà di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di bere responsabilmente e di avere sempre a disposizione un etilometro personale. Castagner ha sottolineato che la strada per una maggiore consapevolezza in merito al consumo di alcol passa attraverso dati oggettivi e informazioni chiare. Oltre a misurare il tasso alcolemico, i partecipanti sono stati incoraggiati a considerare variabili soggettive come sesso, peso, età e assunzione di farmaci, che possono influenzare la tolleranza all’alcol.

Innovazione nel settore vitivinicolo

Il Consorzio Prosecco Doc, per rispondere alle nuove esigenze del mercato e alle preoccupazioni riguardanti il consumo di alcol, sta anche pensando di introdurre una versione “light” del Prosecco, con un livello alcolico ridotto a soli 8 gradi. Questa iniziativa si inserisce in una tendenza più ampia che vede un crescente interesse per drink a bassa gradazione alcolica, che possono permettere di godere della convivialità senza compromettere la sicurezza.

Il messaggio che emerge dall’evento di San Pietro di Feletto è chiaro: è possibile vivere un’esperienza gastronomica ricca e soddisfacente senza dover rinunciare alla sicurezza. La chiave è la moderazione e la consapevolezza. Con l’aumento dei controlli e delle campagne di sensibilizzazione, è fondamentale che i consumatori comprendano l’importanza di un approccio responsabile nei confronti del consumo di alcol, specialmente quando devono mettersi alla guida.

In questo panorama, il ruolo delle aziende vinicole e dei produttori di alcolici è cruciale. Collaborare con le istituzioni e promuovere iniziative educative è fondamentale per garantire non solo la sicurezza stradale, ma anche la valorizzazione della cultura del vino e dei prodotti tipici italiani. La sfida è grande, ma con iniziative come la “Cena a prova di alcol test”, si dimostra che è possibile trovare un equilibrio tra piacere e responsabilità.

Redazione Vinamundi

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