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Cantine di Castignano trionfano al Vinitaly 2025 con il Premio Betti per la viticoltura marchigiana d’eccellenza

La prima giornata della 57ª edizione di Vinitaly ha rappresentato un momento di grande celebrazione per la viticoltura marchigiana. Durante questo evento internazionale, il prestigioso Premio Benemeriti della Viticoltura Italiana “Angelo Betti” è stato conferito alle Cantine di Castignano, una storica cooperativa agricola della provincia di Ascoli Piceno. Questo riconoscimento non solo celebra la qualità dei vini prodotti, ma evidenzia anche il modello cooperativo che ha permesso a questa realtà di affermarsi nel panorama vitivinicolo italiano, simbolo di cultura enologica e sostenibilità.

Il premio è stato consegnato alla presenza dell’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, e del direttore generale di Veronafiere, Adolfo Rebughini. Questo evento sottolinea l’impegno costante e la passione che caratterizzano il lavoro delle Cantine di Castignano.

Una storia di passione e cooperazione

Fondate nel 1960, le Cantine di Castignano hanno visto un notevole sviluppo, partendo con soli 73 soci e arrivando oggi a contare oltre 500 ettari vitati. La produzione media annua, di circa 450.000 bottiglie, testimonia la dedizione e la professionalità dei viticoltori della cooperativa. Il territorio in cui operano, tra i Monti Sibillini e il mare Adriatico, offre condizioni climatiche ideali e una ricchezza varietale che risale al XII secolo.

Le Cantine di Castignano non sono solo produttori di vino, ma custodi di una tradizione che si sposa con una forte vocazione alla sostenibilità ambientale. L’assessore Antonini ha affermato che “le Cantine di Castignano rappresentano l’essenza della cultura enologica marchigiana”, grazie alla loro capacità di coniugare cooperazione, innovazione e rispetto della biodiversità.

L’impegno verso la qualità

Il riconoscimento ricevuto è un incentivo a continuare su una strada già intrapresa, caratterizzata da un impegno costante verso la qualità e la valorizzazione del territorio. Il presidente della cooperativa, Omar Traini, ha dichiarato: “Questo riconoscimento è un grande onore per noi e per tutti i nostri soci. È uno stimolo a continuare a crescere, puntando sulla formazione tecnica, sull’assistenza agronomica e sulla spumantizzazione, un settore in cui siamo stati tra i pionieri nella nostra regione con il metodo Martinotti.”

Le etichette delle Cantine di Castignano

La gamma di etichette prodotte dalle Cantine di Castignano riflette la diversità e la ricchezza del panorama enologico marchigiano. Tra le denominazioni più rappresentative figurano:

  1. Offida DOCG
  2. Rosso Piceno DOC
  3. Terre di Offida DOC
  4. Falerio DOC
  5. Vini IGT Marche (disponibili sia in versione monovarietale che in blend)

Le varietà di uva impiegate spaziano tra bianchi e rossi. Tra i vitigni a bacca bianca, si possono trovare il Pecorino, la Passerina, il Trebbiano e il Verdicchio, mentre per le uve rosse si distinguono il Montepulciano, il Sangiovese, la Lacrima e il Merlot. Un vero fiore all’occhiello della produzione è l’Offida DOCG Pecorino Montemisio, simbolo dell’impegno della cooperativa nella valorizzazione dei vitigni autoctoni.

Sostenibilità e innovazione

Le Cantine di Castignano si pongono come modello virtuoso di sostenibilità. Con oltre sessant’anni di storia, hanno dimostrato che la cooperazione agricola può essere un motore di qualità, innovazione e attenzione all’ambiente. La cooperativa investe costantemente in formazione continua per i propri soci, consulenze tecniche e strumenti per garantire un futuro competitivo.

Questo approccio non solo rafforza la comunità locale, ma contribuisce anche a preservare le tradizioni vitivinicole che rendono uniche le Marche. La sinergia tra innovazione e tradizione è fondamentale nel percorso di crescita delle Cantine di Castignano, che si confermano come un punto di riferimento per la viticoltura d’eccellenza nelle Marche.

Redazione Vinamundi

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