La Cantina di Venosa, la più grande cooperativa vitivinicola della Basilicata, sta vivendo un periodo di trasformazione e crescita. Con il recente rinnovo del consiglio d’amministrazione, che ha confermato per il quinto mandato consecutivo il Presidente Francesco Perillo e accolto due nuove socie, Donata Girardi e Liliana Sileo, la cooperativa non solo mantiene una leadership stabile, ma dimostra anche un forte impegno verso l’innovazione e l’apertura a nuove idee. Questo cambiamento rappresenta un passo importante per il futuro della cantina e della viticoltura lucana.
Una cooperativa in crescita: numeri e produzione
Fondata nel 1957 da un gruppo di 27 soci, la Cantina di Venosa ha saputo evolversi nel tempo, diventando un punto di riferimento per la viticoltura lucana. Oggi conta 350 soci viticoltori, con oltre il 50% di giovani, segno di una rinnovata vitalità. I vigneti si estendono su 800 ettari nel cuore del Vulture, una zona rinomata per la qualità dei terreni e il clima favorevole.
Ogni anno, la cantina raccoglie circa 50.000 quintali di uva, con un focus particolare sull’Aglianico, che rappresenta il 90% della produzione. Questo impegno si traduce in un output annuale di 35.000 ettolitri di vino, corrispondente a oltre 2 milioni di bottiglie. La cantina offre una gamma di 21 etichette di pregio, ricevendo riconoscimenti da importanti guide di settore, tra cui Gambero Rosso e Slow Wine. Questi successi sono il risultato di un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, che ha permesso alla Cantina di Venosa di distinguersi per qualità e sostenibilità.
Le dichiarazioni del Presidente Francesco Perillo
Dopo la riconferma, il Presidente Francesco Perillo ha espresso la sua gratitudine verso i soci per la fiducia accordata. Ha dichiarato: “Tanti traguardi sono stati raggiunti, ma il nostro obiettivo resta sempre più ambizioso. Dobbiamo concludere i lavori della nuova cantina, accelerare la transizione ambientale e rafforzare la nostra presenza sul mercato.” Inoltre, ha anticipato che al prossimo Vinitaly, uno dei principali eventi del settore, presenteranno importanti novità enologiche.
Innovazione e sostenibilità: i progetti futuri
L’innovazione è al centro della strategia della Cantina di Venosa, che sta investendo in tecnologie all’avanguardia per migliorare la qualità dei suoi vini e la sostenibilità delle sue pratiche. Tra i progetti più interessanti vi è l’uso della viticoltura di precisione, con vigne monitorate via satellite per ottimizzare la gestione agronomica. Questa tecnologia consente di raccogliere dati utili per prendere decisioni informate riguardo a:
- Irrigazione
- Concimazione
- Raccolta
Un’altra iniziativa all’avanguardia è l’affinamento dei vini sotto il mare, una tecnica sperimentale che arricchisce le caratteristiche organolettiche dei vini. Questo approccio innovativo riflette anche l’impegno della cooperativa per la sostenibilità ambientale.
Nel 2023, la Cantina di Venosa ha ottenuto la certificazione Equalitas, un riconoscimento che attesta il rispetto degli standard di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, fondamentale per i produttori che desiderano posizionarsi nel mercato globale, sempre più attento alle questioni di sostenibilità.
I vini di punta della Cantina di Venosa
La Cantina di Venosa offre una selezione di vini che rappresentano l’eccellenza della viticoltura lucana. Tra i vini di punta si distingue il Carato Venusio Superiore, un Aglianico del Vulture DOCG, noto per la sua potenza e struttura. Altri vini di grande prestigio includono:
- Matematico: un blend di Merlot e Aglianico affinato per sei mesi in barrique
- Vini bianchi prodotti da Malvasia di Basilicata, ideali per esaltare la freschezza del territorio
- Un Rosato da Aglianico in purezza
- Bollicine Metodo Classico, che rappresentano l’eleganza enologica della regione
Con una visione orientata alla crescita e alla sostenibilità, la Cantina di Venosa si sta affermando come un modello di cooperazione e di eccellenza vitivinicola nel Sud Italia. Il rinnovato consiglio d’amministrazione, insieme ai nuovi progetti e alle innovazioni in corso, conferma l’ambizione di questa realtà, pronta a sfidare i mercati nazionali e internazionali con vini di qualità superiore, capaci di raccontare la storia e il territorio della Basilicata.