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Buyer americani in visita a Vinitaly: opportunità e scoperte nel mondo del vino

Il 57° Vinitaly, la fiera internazionale dedicata ai vini e ai distillati che si tiene a Verona fino al 9 aprile, ha visto la partecipazione di una delegazione di 30 importatori americani. Questo evento rappresenta una straordinaria opportunità per il settore vinicolo italiano e per il mercato statunitense. In un contesto di crescente interesse per i prodotti enologici italiani, l’incontro è stato ulteriormente arricchito dalle recenti buone notizie riguardanti i dazi, in particolare per il whisky, come annunciato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Le buone notizie sui dazi

Durante la fiera, Tajani ha comunicato che il whisky non sarà soggetto ai contro-dazi previsti dall’Unione Europea. Questa notizia è stata accolta con favore da Lamberto Frescobaldi, presidente di Unione Italiana Vini (Uiv), il quale ha espresso gratitudine per il lavoro svolto dal governo italiano nel tutelare un settore fondamentale per l’economia nazionale. Frescobaldi ha sottolineato l’importanza di questa decisione, che contribuisce a mantenere un clima favorevole per l’esportazione dei vini italiani negli Stati Uniti, un mercato cruciale che continua a rappresentare una fetta significativa delle esportazioni italiane.

Il contesto economico attuale

Il contesto economico attuale è caratterizzato da una dinamica complessa:

  1. L’Unione Europea ha visto i propri alcolici, tra cui il vino, generare esportazioni per circa 8 miliardi di euro.
  2. Gli import degli stessi prodotti si attestano a solo 1,3 miliardi.

Questa disparità ha spinto i rappresentanti del settore a sollecitare il governo a trovare soluzioni per evitare una spirale di ritorsioni commerciali che potrebbe danneggiare ulteriormente le relazioni tra Europa e Stati Uniti.

Un incontro significativo

L’incontro tra il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, e la delegazione di buyer americani rappresenta un passo importante verso il rafforzamento di questo legame commerciale. Gli operatori statunitensi, parte di un contingente di oltre 3.000 partecipanti provenienti da vari segmenti del settore vinicolo, hanno avuto l’opportunità di esplorare le eccellenze italiane, scoprendo non solo i vini ma anche la cultura e le tradizioni che li accompagnano.

Questa edizione di Vinitaly è particolarmente significativa, non solo per la presenza dei buyer americani, ma anche per il dialogo che si è instaurato tra gli organizzatori e gli stakeholder internazionali. Infatti, a breve si svolgerà un evento di alto profilo promosso dall’Ambasciata italiana a Washington, che vedrà la partecipazione di membri del Congresso USA e della National Italian American Foundation. Questo incontro potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro delle relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti, contribuendo a creare un clima di fiducia e collaborazione tra le due nazioni.

Preparativi per Vinitaly.USA

L’attenzione verso il mercato americano è ulteriormente evidenziata dai preparativi per la seconda edizione di Vinitaly.USA, in programma a Chicago il 5 e 6 ottobre 2025. Questo evento rappresenta un’opportunità unica per i produttori italiani di presentare le loro creazioni a un pubblico di professionisti del settore, facilitando l’ingresso e l’espansione dei vini italiani negli Stati Uniti.

Durante il momento istituzionale di oggi, hanno partecipato personalità di spicco come Matteo Zoppas, presidente di ICE Agenzia, e Molly Matelski, Director Buyer Relations di Fiere Italiane. La presenza di Fulvio Calcinardi, Executive Director della Camera di Commercio Italiana Americana del Midwest, sottolinea ulteriormente l’importanza delle sinergie tra il mondo imprenditoriale italiano e quello americano.

In un contesto globale in continua evoluzione, eventi come Vinitaly non sono solo vetrine per i prodotti, ma rappresentano anche piattaforme strategiche per il networking e la creazione di relazioni durature. La fiera di Verona, con il suo mix di tradizione e innovazione, continua a essere un punto di riferimento per il settore vinicolo mondiale, attirando l’attenzione di buyer e appassionati da ogni angolo del pianeta.

Inoltre, il ruolo delle istituzioni nella promozione dei vini italiani all’estero è fondamentale. Attraverso iniziative come queste, il governo italiano e associazioni di categoria possono lavorare insieme per garantire che i produttori di vino italiani non solo mantengano la loro competitività, ma crescano anche in un mercato sempre più globalizzato e competitivo.

Redazione Vinamundi

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