Non solo giornalismo. Bruno Vespa ha una grande passione per i vini e li produce con una cantina in una delle zone più belle d’Italia
Ha compiuto 79 anni da qualche giorno, alla fine di maggio. Bruno Vespa è certamente uno dei giornalisti italiani più famosi e con la carriera più lunga alle spalle. La conduzione del telegiornale, le trasmissioni televisive, le pubblicazioni. Non solo questo, però, sapete che il giornalista produce anche dei vini? Andiamo a scoprirli insieme.
Già direttore del TG1, è ideatore e conduttore del programma televisivo “Porta a Porta”, trasmesso da Rai 1 a partire dal 1996. Una lunga, lunghissima, carriera, che attraversa la storia d’Italia. Dagli anni di piombo e la Prima Repubblica, al pontificato di Giovanni Paolo II, fino ad arrivare alla Guerra del Golfo, l’attacco alle Torri Gemelle e il lungo periodo di potere politico di Silvio Berlusconi.
Non c’è evento importante degli ultimi sessant’anni che Bruno Vespa non abbia trattato o commentato. Il suo “Porta a porta” è uno dei programmi più longevi della televisione italiana ed è ancora oggi considerato “la terza Camera del Parlamento”.
Vespa è sempre stato al centro di polemiche, da taluni considerato troppo compiacente nei confronti dei politici di centrodestra. Ma è innegabile che la sua sia stata una grande carriera. Ma, come vedremo di qui a breve, il giornalismo non è la sua unica passione.
I vini di Bruno Vespa
Bruno Vespa è sposato dal 1975 con la magistrata Augusta Iannini, già capo dell’ufficio legislativo del Ministero della giustizia e già membro dell’Autorità Garante della Privacy. Insieme hanno avuto due figli: Federico, ex giornalista di RTL 102.5 e Alessandro, avvocato d’affari.
Il giornalista, come detto, ha una grande passione per i vini. È proprietario, insieme alla propria famiglia, di una masseria denominata Masseria Li Reni in Puglia, a Manduria. Lì, con una cantina che si chiama Futura 14 produce dei vini tipici della tradizione pugliese. Più volte, infatti, il giornalista ha affermato di amare particolarmente i vitigni autoctoni della Puglia. Il primitivo, in particolare, che Vespa ama per il suo sapore deciso, ma, allo stesso tempo, bevibile e godibile.
Una etichetta molto apprezzata anche grazie all’opera dell’enologo Riccardo Cotarella, uno dei più famosi del settore. Lì, comunque, oltre al primitivo, si coltiva, seppure in forma minore, il negramaro. Diverse le etichette della cantina, per tutte le tasche. Si va dai circa 7 euro de “Il Bruno dei Vespa” a vini più costosi. Circa 26 euro per alcune annate del “Raccontami”, in particolare quelle del 2014 e del 2015. La cantina produce anche spumanti, tra cui quello rosé “Noitre”, che costa poco più di 20 euro a bottiglia.