Brunello di Montalcino 2020: una sfida che ricorda il leggendario OK Corral

C’è un’atmosfera di tensione palpabile tra i produttori di Brunello di Montalcino, simile a quella che si respira in un saloon del Far West, con sguardi carichi di aspettativa e preoccupazione. In un contesto di crescente instabilità geopolitica, le preoccupazioni aumentano con il possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e le sue politiche protezionistiche. Nonostante le relazioni tra Italia e Stati Uniti siano attualmente buone, il futuro del Brunello, una delle denominazioni italiane più vulnerabili agli umori americani, rimane incerto e inquieto.

Il Consorzio del Brunello di Montalcino, insieme alle aziende produttrici, sta cercando di adattarsi a queste sfide. Una delle iniziative più significative è il rafforzamento del Rosso di Montalcino Doc, una mossa strategica per risollevare una denominazione che ha visto un calo del 30% in dieci anni. Inoltre, è stato introdotto un nuovo sistema di valutazione delle annate, sostituendo il controverso sistema delle “stelle” con un approccio più qualitativo, incentrato su un’analisi profonda del vino e del suo legame con il territorio. Questo nuovo format, denominato Brunello Forma, mira a fornire una valutazione più sostanziale e meno autoreferenziale.

La direzione di Montalcino

Tuttavia, la domanda rimane: qual è la direzione verso cui Montalcino intende muoversi? In un’epoca in cui l’enoturismo offre opportunità economiche significative, è fondamentale non dimenticare il benessere della comunità locale. Mentre il turismo porta profitti, c’è la necessità di garantire spazi e servizi per i residenti, bilanciando l’attrazione turistica con le esigenze della popolazione. La questione si fa complessa: più SUV e meno bar? Sarà compito degli abitanti di Montalcino decidere quale futuro desiderano per la loro terra.

Il profilo del Brunello di Montalcino 2020

Passando al vino, il Brunello di Montalcino 2020 si presenta con un profilo intrigante. I vini di questa annata offrono una grande freschezza e una struttura solida, con frutti scuri e note vegetali che si fondono in un’esperienza di degustazione ricca di sfumature. Gli esperti del Consorzio, tra cui otto Master of Wine, hanno confermato che l’annata 2020 è caratterizzata da un buon equilibrio tra frutto maturo e acidità, suggerendo un potenziale di invecchiamento notevole.

L’analisi dei Master of Wine ha messo in luce diversi aspetti chiave del Brunello 2020:

  1. Profilo e Struttura: L’annata rivela frutti maturi e complessità, con un piacevole equilibrio che lascia presagire un buon potenziale di sviluppo.

  2. Equilibrio e Alcol: I vini mostrano una fusione armoniosa tra acidità, tannini e calore alcolico, sebbene alcuni campioni evidenzino una maturità più evidente.

  3. Qualità dei Tannini: Spesso descritti come raffinati e succosi, i tannini promettono una buona longevità del vino.

  4. Diversità Stilistica: La varietà di stili all’interno di questa annata è notevole, riflettendo la diversità del territorio e delle tecniche di vinificazione.

  5. Consistenza: La qualità costante in tutta l’annata è il risultato di una stagione di crescita favorevole, con vini ricchi di struttura e colore.

  6. Potenziale a lungo termine: Anche se già accessibili, molti di questi vini sono destinati ad acquisire complessità e armonia con il tempo passato in cantina.

Nonostante il giudizio positivo sull’annata 2020, gli esperti avvertono che non si può parlare di una vendemmia a cinque stelle, come quelle assegnate in passato, date le differenze con annate come la 2016. Tuttavia, il 2020 è stato definito una vendemmia di grande valore, con etichette in grado di colpire fin dal primo sorso, mostrando un’impronta giovanile e un potenziale di evoluzione interessante.

Vini rappresentativi dell’annata

Tra i vini più rappresentativi di questa annata, troviamo il Brunello di Montalcino 2020 di Agostina Pieri, descritto come goloso ed elegante, con note di frutta rossa e balsami. Il Brunello di Montalcino 2020 di Caprili, con una trama sensoriale fitta e minerale, è un altro esempio di come l’annata possa esprimere freschezza e complessità. Non da meno è il Brunello di Montalcino 2020 di Gianni Brunelli Le Chiuse di Sotto, che si distingue per la sua asciuttezza e le note di caffè e cioccolato.

Altri vini degni di nota includono Le Ragnaie e Ciacci Piccolomini d’Aragona, che evidenziano la versatilità dell’annata. Questi campioni non solo dimostrano la qualità del Brunello di Montalcino 2020, ma anche la capacità dei produttori di affrontare le sfide del mercato globale, mantenendo un legame forte con il territorio e le sue tradizioni.

Infine, la crescente importanza del mercato statunitense per il Brunello di Montalcino è evidenziata dai dati recenti che mostrano una crescita significativa sia in volume che in valore. Con i diciassette Stati del sud degli Stati Uniti che consumano il 42% del vino nel Paese, il Brunello si conferma un prodotto di punta, apprezzato e ricercato. L’assegnazione del Leccio d’Oro a ristoranti e enoteche che valorizzano i vini ilcinesi sottolinea ulteriormente l’importanza di questo mercato.

In questo contesto, il Brunello di Montalcino 2020 si propone non solo come un vino di alta qualità, ma anche come un simbolo della resilienza e della passione dei produttori di Montalcino, pronti a affrontare le sfide e a continuare a scrivere la loro storia nel panorama vinicolo mondiale.

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