Birra trappista, cos’è e quali sono le migliori

La birra trappista ha una storia plurisecolare e in questo prodotto si ritrovano le antiche tradizioni birraie alla base della produzione dell’alcolico fermentato più famoso del mondo. La birra trappista è rigorosamente prodotta in una abbazia trappista dai monaci trappisti, oppure da personale supervisionato da essi. Fra 150 monasteri trappisti in tutto il mondo, solo 14 producono almeno una birra, anche se non tutti i marchi possiedono un impianto produttivo.
Birra alla spina
Foto da Unsplash @Vince Veras

Il logo e i marchi

Il famoso logo, simbolo di denominazione del prodotto, è l’esagono ATP – Authenitc Trappist Product. L’associazione che determina un prodotto trappista ha il compito di supervisionare anche altri prodotti, come formaggi, liquori, olio, vino, miele, biscotti e altri di produzione monastica.
L’antica legge trappista prevede che i proventi derivati dalla vendita dei prodotti monastici siano destinati alla sussistenza dei monaci e alle opere di beneficenza. L’l’ITA – International Trappist Association, che preserva la qualità dei prodotti trappisti, nasce nel 1997 per il volere di 8 abbazie. Nonostante ciò, alcuni birrifici trappisti hanno una storia che risale a tempi più antichi.
Il mondo della birra trappista vede oggi 14 marchi in tutto il mondo: Achel, Chimay, Orval, Rochefort, Westmalle, WestVleteren (Belgio) La Trappe, Zundert (Paesi Bassi) Stift Engelszell (Austria) Spencer (Stati Uniti) Tynt Meadow (Inghilterra) Tre Fontane (Italia), Mont Des Cats (Francia) e Cardeña (Spagna). Nel 2023 il numero di marchi riconosciuti come autentici trappisti sono ridotti a 12.
Bicchiere di birra
Foto da Unsplash @Gerrie van der Walt

Le migliori

Tra le migliori birre trappiste in circolazione c’è quella dell’Abbazia di Orval. Per prepararla vengono scelti tre tipi di malti, insieme a luppoli e lieviti autoctoni particolari. Le sue origini sono molto antiche: la sua produzione iniziò già nel 1600. Per ottenere il sapore unico di questa birra si passa attraverso tre fermentazioni.

Un’altra è la Westmalle Tripel, riconoscibile dal suo aroma fruttato, con sfumature di luppolo e malto. Secondo molti è una delle migliori birre trappiste in circolazione, sicuramente è molto beverina.

La Trappe Quadrupel viene prodotta nell’abbazia Notre-Dame di Koningshoeven, la prima abbazia trappista dei Paesi Bassi e si caratterizza per un colore marrone torbido. Al naso il profumo è ricco e dolce, con sentori facilmente percepibili di malto tostato, caramello, frutta candita, spezie, note di lievito, agrumate e floreali. Al palato i sentori sono fruttati, e ricordano la frutta sotto spirito, l’uvetta e la scorza d’agrumi.

Molto buona è la Chimay Rouge, nota anche come Première, la prima in assoluto prodotta nel monastero di Notre-Dame de Scourmont. Questa birra si caratterizza per il colore rosso mogano e la schiuma beige compatta e persistente. In bocca si notano soprattutto le note fruttate, poi questa dolcezza iniziale del malto e del caramello si fonde con l’amaro gradevole del luppolo, che resta il sapore più persistente in bocca.

Infine, ultima birra consigliata è la Westvleteren 12, reperibile soltanto presso l’abbazia di St. Sixtus nel paese di Westvleteren. Si tratta di una birra color ambrato scuro con rifermentazione in bottiglia, dall’aroma dolciastro e caramellato.

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