L’annuncio dell’uscita di Bertani dal Consorzio Vini Valpolicella ha suscitato notevole interesse nel settore vitivinicolo. Questa decisione, frutto di un lungo processo di riflessione e confronto interno, segna una svolta strategica per l’azienda. Alberto Lusini, amministratore delegato di Angelini Wines & Estates, ha chiarito che l’adesione alle Famiglie Storiche non è stata una mossa provocatoria, ma una scelta mirata a un diverso approccio nella promozione dei vini della Valpolicella.
Un cambiamento strategico
Bertani, noto per la produzione di Amarone, si prepara a lasciare il consorzio presieduto da Christian Marchesini per unirsi all’associazione guidata da Pierangelo Tommasi. Questo cambiamento avviene in un contesto positivo, con le vendite di Amarone classico 2015 che hanno registrato un incremento del 10% nel 2024, mentre altri brand della famiglia Angelini hanno visto una leggera flessione. Lusini sottolinea che Bertani rappresenta oltre la metà dei 26 milioni di euro di ricavi della divisione vino della famiglia Angelini, evidenziando l’importanza strategica di questo marchio.
Opportunità di promozione
La scelta di unirsi alle Famiglie Storiche è motivata dalla ricerca di opportunità di promozione più mirate. Lusini spiega che circa l’80% delle carte dei vini nei ristoranti di tutto il mondo include vini storici dei soci delle Famiglie. Questi vini, tra cui quelli di Bertani, beneficiano di un calendario di eventi di alto profilo che consentono di raggiungere un pubblico internazionale. La maggior parte delle vendite di Amarone avviene al di fuori dell’Italia, e Bertani comprende l’importanza di comunicare il proprio stile distintivo in modo efficace.
Una decisione condivisa
La decisione di lasciare il Consorzio non è stata presa unilateralmente da Lusini, ma è stata condivisa con l’intero team di Bertani. “La responsabilità è sempre dell’amministratore delegato, ma ho caldeggiato questa scelta perché era giunto il momento di fare un lavoro di promozione adeguato per l’Amarone di qualità”, afferma Lusini. Con l’approvazione delle Famiglie, Bertani si prepara a formalizzare la sua uscita dal Consorzio.
Impatti sul mercato
Molti si chiedono cosa significhi questa uscita per il futuro di Bertani e per il mercato del vino in generale. Lusini chiarisce che non si tratta di una scelta contro il Consorzio, ma di una strategia per promuovere l’Amarone in modo più efficace. Nonostante l’uscita dal Consorzio di Valpolicella, Bertani rimane attivo in altri due consorzi, e questa decisione non avrà impatti sulle altre associazioni di tutela.
In conclusione, l’uscita di Bertani dal Consorzio Vini Valpolicella rappresenta un cambiamento significativo nella strategia di promozione di un marchio iconico. Con un focus rinnovato sulla qualità e sull’approccio commerciale, Bertani mira a navigare in un mercato del vino in continua evoluzione, portando con sé l’eredità della Valpolicella e puntando a un futuro di successi e riconoscimenti internazionali.