Il vino, spesso definito la “bevanda degli Dei”, ha una storia antica che risale a millenni fa. La parola “vino” ha radici nel latino (“Vīnum”) e nel greco antico (“ϝοῖνος-Woînos”), evidenziando la sua presenza nelle lingue delle popolazioni mediterranee ed europee. Da millenni il vino è apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche e i presunti benefici per la salute.
Il consumo di vino in Italia è parte integrante della cultura e spesso emerge la questione se bere vino tutti i giorni abbia effetti positivi o negativi sulla salute. La risposta a questa domanda è complessa e dipende da diversi fattori.
Salute del Cuore: Studi indicano che un bicchiere di vino al giorno, specialmente vino rosso, può contribuire a migliorare la salute cardiovascolare grazie al resveratrolo, un antiossidante.
Riduzione del Colesterolo: Il resveratrolo nel vino rosso è associato alla diminuzione dei livelli di colesterolo LDL, contribuendo a prevenire l’aterosclerosi.
Effetti Positivi sul Sistema Nervoso: Il consumo moderato di vino può avere benefici sul sistema nervoso e sulle funzioni cognitive.
Salute delle Ossa: Alcuni studi suggeriscono che il consumo moderato di vino può essere associato a una migliore salute delle ossa.
Malattie Cardiovascolari: Il consumo eccessivo di alcol, compreso il vino, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Diabete e Obesità: L’eccesso di calorie derivanti dal vino può contribuire a problemi di peso e aumentare il rischio di diabete.
Problemi al Fegato e al Pancreas: L’abuso di alcol può causare danni al fegato e al pancreas.
Dipendenza dall’Alcol: Bere regolarmente può portare a dipendenza, con conseguenti impatti negativi sulla salute fisica e mentale.
Variabilità Individuale: La tolleranza e la sensibilità all’alcol variano da persona a persona.
Rischio di Dipendenza: Il consumo quotidiano di vino può diventare un’abitudine problematica e aumentare il rischio di dipendenza dall’alcol.
2 unità alcoliche al giorno per gli uomini.
1 unità alcolica al giorno per le donne.
1 unità alcolica al giorno per le persone con più di 65 anni.
Zero unità di alcol sotto i 18 anni.
1 bicchiere di vino (125 ml a 12°).
1 lattina di birra (330 ml a 4,5°).
1 aperitivo (80 ml a 38°).
1 bicchierino di superalcolico (40 ml a 40°).
Ogni unità alcolica apporta circa 70 kcal.
Non superare i livelli di consumo per evitare rischi per la salute.
Alcune categorie dovrebbero evitare l’alcol, come donne in gravidanza e minorenni.
Bere con Moderazione: Un bicchiere di vino al giorno è consentito, ma non implica necessariamente benefici per la salute e non è privo di rischi.
Tipo di Alcol: La distinzione tra alcol più e meno tossico è relativa alla quantità consumata e alle patologie pregresse.
Resveratrolo: Il vino rosso contiene resveratrolo, associato a effetti protettivi; tuttavia, le ricerche attuali riguardano principalmente gli animali, non gli esseri umani.
Si consiglia di bere un bicchiere di vino durante i pasti, preferibilmente a pranzo. Importante non solo quanto si beve, ma anche come si beve. Evitare il consumo lontano dai pasti o in quantità eccessive in una sola occasione. Evitare situazioni a rischio come la guida o il lavoro e considerare la capacità di smaltire l’alcol in base al genere e all’età.
Esagerare con le bevande alcoliche è notoriamente dannoso per la salute, ma esiste una percezione comune che un consumo moderato di alcolici, come il vino o la birra, potrebbe avere benefici per la salute cardiaca. Tuttavia, una recente ricerca condotta dall’Anglia Ruskin University e dall’University College di Londra ha messo in discussione questa convinzione.
La ricerca si è basata sui dati dell’UK Biobank Study, un ampio studio epidemiologico che ha coinvolto mezzo milione di cittadini britannici. I ricercatori hanno analizzato circa 350.000 partecipanti, distinguendo tra coloro che consumavano alcol e coloro che non lo facevano. Nel gruppo di non bevitori, tuttavia, è emerso che molti di loro erano meno attivi fisicamente, con un indice di massa corporea e una pressione sanguigna più elevati. Questo ha suggerito che la mancanza di consumo di alcol potrebbe essere stata influenzata dalla salute generale dei partecipanti, introducendo un possibile errore sistematico nei risultati.
Inoltre, la ricerca ha evidenziato che la fonte dell’alcol consumato fa la differenza. Coloro che bevevano birra e liquori, anche in quantità moderate, avevano un rischio più elevato di eventi cardiovascolari rispetto a coloro che consumavano vino. Tuttavia, se si escludeva la cardiopatia ischemica, un effetto protettivo associato al consumo di vino scompariva.
In conclusione, gli autori della ricerca hanno sottolineato che considerare attentamente questi fattori distorti nell’analisi del rischio cardiovascolare è essenziale. Hanno dichiarato che l’alcol non mostra alcun effetto protettivo sulla salute e, al contrario, è associato a un aumento del rischio cardiovascolare, anche con un consumo moderato di 14 unità alcoliche alla settimana o meno.
Il dossier dell’OMS “Reporting about alcohol: a guide for journalists” offre una prospettiva chiara e basata sulle evidenze scientifiche riguardo al consumo di alcol e ai suoi effetti sulla salute. Eccoli per sommi capi.
Mancanza di prove sul consumo ‘salutare’ di alcol: la mancanza di evidenze scientifiche a sostegno di un consumo ‘salutare’ di alcol sottolinea l’importanza di basare le politiche e le raccomandazioni sulla salute pubblica su dati scientifici solidi. Questo dovrebbe incoraggiare una revisione critica delle credenze comuni e un approccio più oggettivo al consumo di alcol.
Il mito del bicchiere di vino rosso: la diffusione del mito del bicchiere di vino rosso al giorno richiama l’attenzione sulle pratiche di comunicazione e marketing legate all’alcol. La necessità di una divulgazione basata su evidenze scientifiche è fondamentale per contrastare informazioni fuorvianti e promuovere un dibattito informato sulla salute pubblica.
Differenze tra linee guida nazionali e OMS: le divergenze tra le linee guida nazionali e quelle dell’OMS sottolineano la complessità nella formulazione di politiche sull’alcol. È essenziale considerare attentamente le evidenze scientifiche globali per informare le decisioni politiche a livello nazionale e internazionale, garantendo la coerenza nel messaggio pubblico sulla salute.
Consumo di alcol e impatto economico: l’analisi economica dell’OMS evidenzia l’importanza di considerare gli impatti a lungo termine del consumo di alcol sull’economia. Questo pone in discussione l’idea che il consumo di alcol abbia solo benefici economici e sottolinea la necessità di investire in interventi preventivi per ridurre i costi associati ai danni causati dall’alcol.
Il concetto del “bere responsabilmente”: la critica al concetto del “bere responsabilmente” evidenzia la responsabilità dell’industria dell’alcol nel promuovere comportamenti sicuri. Questo solleva interrogativi etici sulla pubblicità e sulla trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori, sottolineando la necessità di una comunicazione più onesta e responsabile.
Danni causati dall’alcol non limitati ai forti bevitori: la comprensione che i danni correlati all’alcol coinvolgono anche consumatori moderati mette in discussione stereotipi comuni. Ciò richiede una maggiore consapevolezza dei rischi associati al consumo di alcol a qualsiasi livello e sottolinea l’importanza di educare il pubblico su tali rischi.
Differenze di genere nel consumo di alcol: l’attenzione alle differenze di genere nel consumo di alcol mette in luce l’importanza di considerare fattori biologici e sociali nelle politiche di prevenzione. Affrontare in modo specifico le sfide legate al genere può migliorare l’efficacia delle strategie di salute pubblica nel ridurre i danni causati dall’alcol.
Un approccio basato su evidenze scientifiche, una comunicazione trasparente e politiche pubbliche ben informate sono fondamentali per affrontare i problemi legati al consumo di alcol e migliorare la salute della società nel suo complesso.
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