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Il vino

Barolo, migliori cantine e come abbinarlo

Il Barolo è un vino piemontese, prodotto a partire dal vitigno Nebbiolo in 11 comuni in Provincia di Cuneo, distribuiti in 1700 ettari. Si tratta di un vino rosso a Denominazione di origine controllata e protetta e garantita. È considerato potente, elegante e di grande personalità grazie alla sua intensità e persistenza al naso e alle sue note fruttate e floreali. Il Barolo è uno dei vini che ha conquistato più giudizi positivi dagli esperti nelle annate passate, sfiorando diverse volte l’eccellenza, e, nonostante qualche raro passo falso, questo ha contribuito a renderlo uno dei vini più famosi e apprezzati al mondo.

Quali sono le cantine migliori?

Immagine | Pixabay @leohau

Sono diverse le cantine divenute famose in tutto il pianeta per la produzione di questo fantastico vino, ma alcune sono sicuramente più apprezzate e più alte nelle classifiche rispetto ad altre. Ecco la lista delle 10 cantine più citate nelle guide:

  • la cantina Poderi Colla (Alba) con il Barolo Bussia Dardi Le Rose;
  • la cantina Giovanni Sordo (Falletto) con il Barolo DOCG Ravera;
  • la cantina Silvio Grasso (La Morra) con il Barolo DOCG e il Bricco Manzoni;
  • progetto Vite Colte (Barolo) con il Barolo DOCG comune di Serralunga;
  • la cantina della Cascina del Monastero (La Morra) con il Barolo DOCG Riserva “Bricco Rocca Riund”;
  • la cantina Figli di Luigi Oddero (la Morra) con il Barolo DOCG;
  • la cantina della Cascina Amalia in Langa (Monforte d’Alba) con il Barolo DOCG “Le Coste di Monforte);
  • la cantina Palladino (Serralunga d’Alba) con il Barolo DOCG Riserva “San Bernardo”;
  • la cantina di Luciano Sandrone con il Barolo DOCG Cannubi Boschis;
  • la cantina Michele Reverdito (La Morra) con il Barolo DOCG Bricco Cogni.

Le caratteristiche principali del vino prodotto da queste cantine sono: l’utilizzo di uva a residuo 0, il non utilizzo di concimi chimici o diserbanti e l’impiego di botti di rovere per l’affinatura.

Le 5 regole di abbinamento del Barolo con il cibo

Immagine | Unsplash @fcafotodigital

Come detto in precedenza, il Barolo è uno dei vini più complicati da abbinare con il cibo, però esistono 5 regole che arrivano in soccorso per aiutarci a capire come si può fare al meglio:

  • abbinare il Barolo per tipologia e annata. In base alla tipologia e all’annata storica del vino che si vuole bere si possono prendere in considerazione piatti diversi. Per esempio può essere abbinato a piatti a base di carne rossa e selvaggina, oppure a primi piatti con condimenti ricchi. Il Barolo evoluto si abbina bene anche ai formaggi molto stagionati, mentre quello invecchiato può accompagnare piatti grandemente complessi e strutturati;
  • non abbinarlo a piatti poco strutturati. I vini a base Nebbiolo, come appunto il Barolo, sono dotati di una grande struttura, ed è quindi opportuno che i cibi abbinati siano equilibrati con questo vino;
  • abbinarlo a cibi che abbiano una componente umida. Il Barolo possiede una trama tannica vigorosa che deve essere domata e il modo migliore per farlo è preferire piatti con salse di vario tipo che hanno la funzione di lubrificare il palato e controbilanciare la durezza del vino;
  • abbinarlo a cibi territoriali. Il modo migliore per abbinare il Barolo è scegliere piatti territoriali, quindi prettamente piemontesi, come il Tartufo Bianco d’Alba, la Tagliata di Fassona piemontese, un Brasato al Nebbiolo o il Cinghiale in Pivet con Polenta;
  • abbinarlo a primi piatti strutturati. Risotti e piatti di pasta a base di componenti sapide come speck, salsiccia, ragù di cinghiale e sughi con selvaggina sono alcuni dei piatti migliori con cui abbinare il Barolo, in quanto, essendo un vino dall’ottima acidità, può essere bilanciato in modo perfetto dalle componenti grasse di questi cibi.

Il Barolo è uno dei più grandi vanti della gastronomia tipica italiana, è assolutamente importante sapere però quali sono le cantine e gli abbinamenti migliori per assaporare al meglio il “Re dei Vini”.

Federico Liberi

Sono laureando in Psicologia dei processi sociali all’Università di Roma “La Sapienza”. La mia più grande passione insieme alla scrittura è il calcio, ma mi piace rimanere informato sullo sport a 360 gradi oltre che sull’attualità e la politica. Nel 2020 è stato pubblicato su Amazon un mio saggio sulla Programmazione Neuro-Linguistica.

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