Una nuova ricerca, intitolata “I bar nel 2035: insight dai leader” e condotta da CGA by NIQ in collaborazione con SIP by Pernod Ricard, offre un’analisi approfondita delle tendenze emergenti che plasmeranno il settore dei bar nei prossimi anni. Mentre ci avviciniamo a un futuro sempre più incerto, il report mette in luce opportunità straordinarie per i gestori di locali, i fornitori e i professionisti del settore, a patto che siano pronti ad adattarsi e a rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.
Una delle tendenze più significative emerse dalla ricerca è quella della glocalizzazione. I consumatori moderni sono sempre più attratti da prodotti locali, ma non disdegnano nemmeno marchi internazionali di prestigio. Infatti, il 24% degli acquirenti preferisce che le bevande che consuma provengano dal proprio Paese. Questo trend è accompagnato da un crescente interesse per la sostenibilità, che spinge i consumatori a scegliere prodotti a chilometro zero, contribuendo così a valorizzare le realtà locali. Remy Savage, direttore creativo di Le Syndicat e La Commune, sottolinea l’importanza di unire l’esperienza del bar al contesto culturale in cui opera. “Ci sarà una maggiore enfasi sui bar e ristoranti che capiscono di essere parte integrante del paesaggio culturale di un luogo,” afferma.
Un altro aspetto cruciale è la salute e il benessere dei dipendenti. Secondo il Global Bartender Report di CGA by NIQ, sebbene il 72% del personale del settore desideri rimanere nel campo, il 46% è in cerca di un equilibrio tra vita lavorativa e personale. Indra Kantono, cofondatore di Jigger & Pony Group, mette in evidenza l’importanza di creare un ambiente di lavoro positivo, che non solo aiuti ad attrarre talenti, ma anche a mantenere alta la motivazione e il benessere psicologico dei lavoratori.
Il ruolo dei social media è un altro punto di forza da considerare. Con il 72% dei clienti che visita un bar dopo averlo scoperto sui social e il 66% che acquista prodotti alimentari o bevande viste online, le piattaforme social stanno diventando un driver essenziale per la promozione e il marketing. Danil Nevsky, fondatore di Indie Bartender e Vagabond Project, sottolinea come influencer meno noti abbiano un impatto significativo sulle decisioni d’acquisto dei consumatori, rendendo imprescindibile per i bar investire in strategie di marketing digitale mirate.
Allo stesso tempo, la ricerca di CGA by NIQ segnala un cambiamento nei gusti dei consumatori, con una crescente attenzione verso opzioni alcoliche e analcoliche di alta qualità. Pur mantenendo una moderazione nell’assunzione di alcol, i consumatori cercano esperienze uniche e sorseggi di qualità, riempiendo così una nicchia di mercato molto promettente per i bar. Questo offre l’opportunità di sviluppare un menu diversificato che possa attrarre una clientela più ampia.
Inoltre, il report evidenzia un crescente interesse verso cocktail semplici e sobri, che non solo rispondono alla domanda di opzioni più salutari ma anche a quelle di bevande con un buon rapporto qualità-prezzo. Ciò implica che i bar dovranno essere pronti ad adattare il loro approccio, semplificando le ricette e concentrandosi sulla qualità degli ingredienti piuttosto che sulla complessità delle preparazioni.
La ricerca ha anche messo in luce le sfide future che il settore dei bar potrebbe affrontare. Le risorse umane, in particolare, rappresentano una delle aree più critiche. L’industria dovrà affrontare questioni legate all’assunzione, alla fidelizzazione e al benessere dei dipendenti. Con la crescita del lavoro ibrido e il cambiamento delle aspettative dei lavoratori, i bar dovranno sviluppare strategie di gestione innovative per garantire che il personale non solo rimanga motivato, ma anche soddisfatto.
Il meeting che ha dato vita a questa ricerca si è tenuto a Madrid, in concomitanza con la celebrazione dei 50 migliori bar al mondo, e ha visto la partecipazione di figure di spicco del settore. Durante la tavola rotonda, i leader del settore hanno discusso approfonditamente di come affrontare le sfide e le opportunità future, consolidando l’importanza della collaborazione tra aziende e baristi. Roland Krupinski, Head of Global On-Trade Development di SIP by Pernod Ricard, ha sottolineato come questa piattaforma di Trade Advocacy sia fondamentale per condividere idee e ispirare il settore a prendere decisioni audaci per guidare la crescita.
In questo contesto, i protagonisti della tavola rotonda hanno rappresentato un mix eterogeneo di talenti, tra cui Priyanka Blah, fondatrice di The Dram Attic, e Simone Caporale, fondatore di Muyu e Sips. Queste figure emblematiche non solo portano competenze uniche ma anche visioni fresche, che possono contribuire a plasmare il futuro del settore.
Il report “Bar nel 2035” di CGA by NIQ e SIP by Pernod Ricard rappresenta dunque un’importante fonte di informazioni e spunti per i professionisti del settore. Con l’attenzione ai trend emergenti, alla sostenibilità e al benessere dei dipendenti, i bar che sapranno adattarsi e innovare saranno in grado di affrontare le sfide del futuro e trasformarle in opportunità di crescita.
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