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Assodistil e il piano UE: come la riduzione dei consumi di alcol impatterà il settore degli spirits

L’associazione AssoDistil, che rappresenta i principali attori del settore della distillazione in Italia, ha lanciato un forte allarme riguardo il piano anti-alcol dell’Unione Europea. Questo piano, in particolare la revisione del Beating Cancer Plan, attualmente in fase di elaborazione dalla Commissione Europea, potrebbe avere un impatto devastante sul settore degli spirits, già in difficoltà.

Il documento di lavoro presentato dalla Commissione UE propone misure come l’aumento delle accise sui prodotti alcolici e l’introduzione di normative per disincentivare l’abuso di bevande alcoliche. Sandro Cobror, direttore di AssoDistil, ha dichiarato: “Non siamo contrari all’idea di promuovere un consumo moderato e consapevole delle bevande alcoliche, in quanto ciò si allinea con i valori e lo stile di vita italiani”. Tuttavia, ha sottolineato che tali misure potrebbero aggravare la situazione di un settore già gravato da accise elevate.

L’impatto delle accise sul settore degli spirits

Il settore degli spirits in Italia affronta già accise significativamente più alte rispetto ad altre bevande alcoliche. Un ulteriore aumento delle tasse potrebbe portare a un calo drammatico dei consumi, come già dimostrato dal fenomeno che si è manifestato dopo l’introduzione del Decreto Salvini. Cobror ha evidenziato che il settore della distillazione non è solo una parte importante dell’economia italiana, ma è anche custode di tradizioni culturali e gastronomiche uniche, come la grappa e il brandy, entrambi protetti come indicazioni geografiche dall’Unione Europea.

Il paradosso delle politiche europee

L’Unione Europea ha investito in programmi di promozione per questi prodotti a livello globale, creando un paradosso. Da un lato, si incentivano le esportazioni e la valorizzazione di questi spirit; dall’altro, si propone un incremento delle tassazioni che potrebbe compromettere la loro competitività. Cobror ha definito questa situazione “un vero controsenso”, evidenziando l’incoerenza delle politiche europee nei confronti di un settore così strategico per l’Italia.

Preoccupazioni sulle nuove etichettature informative

Oltre alle questioni relative alle accise, AssoDistil ha espresso preoccupazione anche riguardo l’introduzione di nuove etichettature informative. Queste etichette dovrebbero riportare i valori nutrizionali dei prodotti, ma potrebbero anche indurre una forma di “terrorismo psicologico” nei consumatori, dissuadendoli dal consumo di prodotti alcolici. Cobror ha sottolineato che “la paura e la stigmatizzazione non sono le soluzioni appropriate per affrontare il problema dell’abuso di alcol”.

Il settore degli spirits è fondamentale non solo per l’economia, ma anche per la cultura italiana. La distillazione è un’arte che ha dato vita a numerosi prodotti di alta qualità, apprezzati anche all’estero. La grappa e il brandy italiano sono simboli della tradizione italiana, e la protezione delle loro indicazioni geografiche è cruciale per mantenere viva la tradizione e garantire la qualità dei prodotti.

In un contesto in cui la salute pubblica è una priorità, AssoDistil è favorevole a politiche che promuovano il consumo responsabile e consapevole. Tuttavia, l’associazione avverte che le misure proposte dalla Commissione Europea potrebbero avere un effetto opposto, creando un ambiente ostile per un settore che rappresenta un esempio di qualità e sostenibilità.

In questo scenario complesso, è fondamentale che le istituzioni europee ascoltino le preoccupazioni degli operatori del settore e valutino attentamente l’impatto delle loro politiche. La distillazione non è solo un’attività economica; è un patrimonio culturale che merita di essere tutelato e valorizzato. La sfida consiste nel trovare un equilibrio tra la promozione della salute pubblica e la salvaguardia di un’industria che ha un valore inestimabile per il nostro paese.

Il dibattito su queste politiche continuerà a essere centrale nei prossimi mesi, mentre la Commissione Europea avanza con la sua revisione del piano anti-alcol. AssoDistil rimane vigile e pronta a difendere gli interessi del settore, auspicando un dialogo costruttivo con le istituzioni per trovare soluzioni che possano soddisfare sia le esigenze di salute pubblica sia quelle economiche.

Redazione Vinamundi

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