Il vino più caro del Sud Italia si chiama Arso ed è pugliese. Si tratta di un Cabernet Franc in purezza prodotto dalla Tenuta Bocca di Lupo della famiglia Antinori in Puglia.
“Questo vino è una provocazione, abbiamo voluto usare come vitigno un Cabernet Franc per giocare ad armi pare con i grandi territori internazionali e dimostrare che anche la Puglia può produrre prodotti di grandissima qualità” spiega Vito Palumbo dell’azienda Bocca di Lupo in Puglia a Roberto Fiori de La Repubblica.
La Tenuta Bocca di Lupo ha 10 ettari di Cabernet Franc a Castel del Monte (BT), caratterizzati da un terreno carsico – bianco e fresco – che consente la produzione di grandi vini.
Il Cabernet Franc non è una novità in Puglia perché c’è una grande presenza, soprattutto nell’Alta Murgia, di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Chardonnay.
“Abbiamo deciso per il Cabernet Franc per una questione di unicità. È un vino, dal punto di vista degustativo, unico ed è ancora molto giovane. È un 2020 e probabilmente dovremmo attendere ancora un paio d’anni per farlo esprimere al meglio, però ha questa setosità veramente sensuale nonostante mantenga il nervo di un territorio poverissimo”. spiega Palumbo.
Attualmente sono state prodotte 3400 bottiglie e il prezzo del Cabernet Franc Arso sarà di 150 euro.
La Tenuta Bocca di Lupo è situata a un’altezza di 250 metri sul livello del mare nel cuore della selvaggia Murgia barese, nei pressi di Minervino Murge – Bari.
I vigneti dell’azienda, totalmente biologici, sono situati su terreni calcarei e poveri, ottimi per ottenere vini rossi di qualità ed eccellenti bianchi.
Le principali varietà coltivate sono: Chardonnay, Fiano, Aglianico, Nero di Troia, Cabernet Sauvignon e Moscato di Trani.
Altro vino della Tenuta Bocca di Lupo è l’Aglianico, che risulta essere aggraziato, con tannini vivaci ma setosi. Il finale è lungo e persistente, con piacevoli sensazioni di freschezza e complessità. Inoltre questo vino lascia intravedere un ottimo potenziale di invecchiamento.
Il colore è un rosso rubino intenso e al naso esprime sentori di frutta rossa come marasca, ribes e melograno maturo. Completano il bouquet di sentori speziati di pepe bianco e liquirizia, accompagnati da note balsamiche di timo ed eucalipto. Al palato appare aggraziato, con tannini vivaci ma setosi.
Infine Ettore, il Nero di Troia che si presenta con un colore rosso rubino intenso e al naso esprime sensazioni fruttate di prugna rossa, ribes e ciliegie nere, che si alternano a piacevoli sentori di frutta secca e arancia candita, seguite da note speziate, balsamiche e di menta. Al palato è ricco, di una buona struttura, con tannini corposi e un finale persistente.
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