Vino e caffè sono caratteristici e fondamentali per il pranzo italiano, ma se le due bevande venissero mescolate, la penseremmo allo stesso modo?
Sta arrivando Apothic Brew, un drink che promette delizie del palato con un mix aromatico di “frutti rossi, rovere bruciato e moka” e chi l’ha assaggiato in anteprima assicura che il pregiudizio va messo da parte perché ha un sapore confortante.
Si da il caso che gli assaggiatori siano tutti americani e che probabilmente la nostra opinione da schizzinosi intenditori europei non sarebbe la stessa – soprattutto gli italiani! -.
Apothic Brew, la miscela caffè vino che stupirà (forse)
Cos’è Apothic Brew? È un vino originale, audace e singolare ottenuto dall’unione dell’alcol e della caffeina che, assaggiandolo, presenta come nota finale l’inconfondibile aroma del caffè.
Apothic Brew contiene “meno caffeina di una tazza standard di decaffeinato”, pari dunque ad appena circa 10 milligrammi e il suo basso contenuto di caffeina ne fa un vino che si può gustare anche di notte.
L’ispirazione è venuta ad Apothic Wines, noto marchio di vino californiano dopo aver visto la domanda di caffè freddo salire del 430% negli Stati Uniti tra il 2015 e il 2017. L’enologo Deb Juergenson ha iniziato a sperimentare miscele che sposavano perfettamente caffè e vino, e l’idea ha subito funzionato.
La miscela finale è un sapiente mix tra le note fruttate del vino rosso e i sapori di cioccolato liscio della birra fredda. Apothic Brew può essere servito a temperatura ambiente o leggermente refrigerato se si desidera esaltare la sua natura di cold brew ed è il primo esperimento di vino infuso al caffè.
Su Honestwinesreviews si legge di Apothic Brew “Se siete dei puristi, allora scappate, questo non fa per voi. Se invece vi piacciono le creazioni inedite o gli stravolgimenti delle regole, questo è probabilmente il vostro cavallo di battaglia. Una cosa che riconosco ad Apothic è che sono riusciti a non sovrastare il vino con il caffè. Inoltre, con questo vino, hanno creato un ottimo spunto di conversazione“.
Altri brand hanno sperimentato la macerazione dei fondi di caffè nel vino, come Molinari Private Reserve e Merlot Infused Coffee, ma senza risultati particolarmente degni di nota e creando un prodotto finale analcolico.
Nel primo caso, prendendo il vino e tostandolo con i chicchi di caffè, è stata creata una miscela infusa di vino che ha il suo odore, ma anch’esso con il sapore del caffè con una nota di mirtillo.
Inoltre la Molinari Private Reserve afferma che più latte si aggiunge, più il caffè sa di vino, e suggeriscono anche di lasciar riposare il caffè perché, come per il vino, più a lungo si riposa, più il sapore è buono.
Per quanto riguarda il secondo caso, il Merlot Infused Coffee, si tratta di un caffè infuso al Merlot ottenuto facendo invecchiare i chicchi di Arabica in botti di rovere, in modo che raccolgano gli aromi del vino Merlot; chi l’assaggiato afferma che sulla lingua rimangono note di ribes e more.
Ad ogni modo, l’Apothic Brew è in vendita solo negli States, per cui l’unica occasione per provarlo è o durante una vacanza oltreoceano (sul sito sono riportati i negozi americani in cui è in vendita), oppure vedere la sua disponibilità – molto limitata – sul sito ufficiale dell’Apothic Wines (sul sito si può scoprire anche quando arriverà da noi in Europa).