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Aglianico del Vulture Superiore DOCG: scopri il tesoro enologico della Basilicata

L’Aglianico del Vulture Superiore DOCG rappresenta uno dei vini rossi più prestigiosi d’Italia, un vero e proprio simbolo dell’eccellenza enologica della Basilicata. Ottenuto esclusivamente da uve Aglianico, questo vino si distingue per la sua struttura robusta, la longevità e un profilo organolettico unico, fortemente influenzato dal terroir vulcanico del Monte Vulture. Scopriamo insieme le caratteristiche di questo straordinario vino, il disciplinare di produzione e gli abbinamenti ideali per esaltarne le qualità.

Origine e territorio: il Monte Vulture come culla dell’Aglianico

L’Aglianico è un vitigno dalle origini molto antiche, introdotto in Italia dai Greci e successivamente diffuso dai Romani. Sul suolo vulcanico della Basilicata, questa varietà ha trovato il suo habitat ideale. Le vigne dell’Aglianico del Vulture Superiore DOCG si estendono sui pendii del Monte Vulture, un vulcano spento che ha lasciato suoli ricchi di minerali, conferendo al vino profondità e complessità.

La zona di produzione si trova principalmente nella provincia di Potenza, nei comuni che circondano il Monte Vulture, come Rionero in Vulture, Barile e Atella. Questi luoghi non solo godono di un clima favorevole, ma anche di una tradizione vitivinicola che si tramanda da secoli, rendendo la produzione di Aglianico un patrimonio culturale.

Disciplinare di produzione dell’Aglianico del Vulture Superiore DOCG

Per ottenere la denominazione Aglianico del Vulture Superiore DOCG, il vino deve seguire rigide regole produttive che garantiscono alta qualità e tipicità. I requisiti principali del disciplinare includono:

  1. Vitigno: 100% Aglianico
  2. Zona di produzione: province di Potenza e comuni dell’area del Vulture
  3. Resa massima per ettaro: 8 tonnellate
  4. Affinamento: minimo 12 mesi in botti di legno, seguiti da ulteriori 12 mesi in bottiglia
  5. Grado alcolico minimo: 13,5%

Per la versione Riserva, i requisiti sono ancora più severi:

  1. Affinamento minimo: 5 anni, di cui almeno 2 in botte
  2. Grado alcolico minimo: 14%

Questa attenzione alla qualità e alla tradizione contribuisce a creare un vino che supera le aspettative, grazie all’invecchiamento prolungato che consente all’Aglianico del Vulture Superiore di sviluppare un bouquet complesso e una straordinaria eleganza.

Caratteristiche organolettiche dell’Aglianico del Vulture Superiore DOCG

Visivamente, l’Aglianico del Vulture Superiore si presenta con un intenso colore rosso rubino, che con l’invecchiamento tende a sviluppare riflessi granato. Il profumo è un viaggio attraverso una gamma di aromi, dove si possono riconoscere note di frutti rossi maturi come ciliegia, prugna e mora, accompagnate da sentori speziati di pepe nero, chiodi di garofano e vaniglia. Non mancano sfaccettature minerali e balsamiche, che arricchiscono ulteriormente il bouquet aromatico.

Al palato, questo vino si distingue per la sua struttura robusta, con tannini decisi ma ben integrati. La freschezza è equilibrata grazie a una spiccata acidità, e la persistenza aromatica è lunga e complessa, rendendo ogni sorso un’esperienza memorabile.

Con cosa degustare l’Aglianico del Vulture Superiore

Grazie alla sua grande intensità e corpo, l’Aglianico del Vulture Superiore si presta perfettamente ad accompagnare piatti strutturati e saporiti. Gli abbinamenti consigliati includono:

  1. Carni rosse: come manzo alla griglia o brasato
  2. Selvaggina: preparazioni a base di cinghiale, capriolo e fagiano
  3. Formaggi stagionati: come pecorino e caciocavallo podolico, che esaltano i profumi del vino
  4. Piatti tipici lucani: come l’agnello alla contadina e la salsiccia pezzente, che si sposano perfettamente con la struttura e la complessità dell’Aglianico

In virtù della sua eleganza, è anche un ottimo vino da meditazione, ideale da sorseggiare lentamente per apprezzarne tutte le sfumature aromatiche.

L’Aglianico del Vulture Superiore DOCG non è solo un vino, ma un vero e proprio viaggio nella cultura e nella tradizione della Basilicata. La sua produzione è un atto d’amore per la terra, che si riflette in ogni bottiglia. Ogni sorso racconta la storia di un territorio e di un vitigno che, grazie alla passione dei produttori locali, continua a conquistare il palato di appassionati e intenditori in tutto il mondo. Questo gioiello enologico non è solo un simbolo di qualità, ma anche un invito a scoprire un angolo d’Italia ricco di storia e tradizioni, dove la viticoltura è arte e passione.

Redazione Vinamundi

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