Silvio Berlusconi è deceduto stamattina presso l’ospedale San Raffaele di Milano, in pochi però conoscevano la passione segreta in famiglia.
Forse il politico più controverso e discusso di tutti i tempi, Silvio Berlusconi negli ultimi 30 anni ha dato un volto ben preciso all’Italia e al modo di intendere e fare la politica. Ecco perché la sua dipartita questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano a 86 anni ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo.
L’ex Presidente del Consiglio era malato da tempo e lo scorso 5 aprile le sue condizioni di salute si sono aggravate improvvisamente per alcune complicazioni respiratorie dovute proprio alla leucemia mielomonocitica cronica che non gli ha lasciato scampo. Ricoverato da venerdì scorso presso la struttura ospedaliera per dei controlli di routine, ben presto le sue condizioni di salute sono apparse subito critiche.
L’ex premier, infatti, negli ultimi anni si era sottoposto ad alcune operazioni abbastanza delicate che hanno compromesso non poco il suo stato di salute. Nel 2016 Berlusconi ha subito un intervento al cuore per la sostituzione della valvola aortica, nel 2019, invece, ha dovuto fare i conti con un’operazione d’urgenza per un’occlusione intestinale. E anche il covid aveva avuto importanti ripercussioni sul suo fisico.
La passione segreta della nipote di Berlusconi che in pochi conoscevano: non ne può fare a meno
Che Silvio Berlusconi sia stato un imprenditore di gran lungimiranza non è di certo una novità. I suoi investimenti ad hoc con l’AC Milan e la Mediaset sono stati sicuramente i suoi successi più importanti. Ma l’attività imprenditoriale del Cavaliere andava oltre il calcio e la televisione.
Tra le tante attività che appartengono alla famiglia Berlusconi c’è anche il vino, una passione questa condivisa da Berlusconi con la nipote Alessia Berlusconi, che in un’intervista rilasciata qualche anno fa spiegò il suo impegno nel settore. Nello specifico, la famiglia Berlusconi produce un vino rosso a bassa gradazione alcolica, il “9.9” che proviene dal vitigno terra di Marzemino. Ma perché questo nome? 9.9 altro non è che la gradazione alcolica.
“La passione c’è sempre stata“, ha spiegato la nipote di Silvio Berlusconi. “E ad un certo punto è diventato un amore talmente grande, che nel 2009 ho avuto anche la possibilità di trasformarlo in un’attività imprenditoriale vera e propria“. Un’attività questa che sta dando anche molte soddisfazioni, il riscontro da parte dei consumatori e degli esperti del settore, infatti, è positivo sul prodotto finale targato “Berlusconi”.
E Alessia ha avuto anche l’approvazione anche dal Cavaliere che gradiva molto il vino 9.9. “Mio zio lo beve ed è un grande appassionato e conoscitore di vini”, aveva raccontato sempre durante l’intervista. “Sono molto orgogliosa del mio cognome, ma sono anche orgogliosa che quello che c’è dentro sia all’altezza del mercato“.