
Addio a Giacomo Oddero, il pioniere che ha rivoluzionato il vino piemontese
Il mondo del vino piemontese piange la scomparsa di Giacomo Oddero, un vero e proprio pioniere della viticoltura. A 98 anni, il farmacista e produttore di vino ha lasciato un’eredità che risuona profondamente nel territorio delle Langhe, dove ha dedicato quasi ottanta vendemmie alla sua amata La Morra. Fondatore della storica cantina Poderi e Cantine Oddero, risalente al 1876, Giacomo ha rappresentato un simbolo di passione e dedizione per il vino piemontese.
Oltre a essere un produttore di vino di successo, Giacomo Oddero è stato un uomo di grande impegno sociale e politico. La sua visione innovativa ha contribuito a promuovere l’imbottigliamento diretto, un passo fondamentale per valorizzare l’economia locale e rafforzare l’identità del vino piemontese a livello internazionale.
Un percorso di sfide e successi
In un’intervista con la Gazzetta di Alba, Giacomo ha condiviso le difficoltà affrontate dalla sua generazione, in particolare durante la Seconda Guerra Mondiale e nel dopoguerra. Le sue parole risuonano ancora: «Era una vita grama; il contadino era l’ultimo anello della catena. Poteva sperare in un buon raccolto, ma le sue uve non erano mai pagate abbastanza bene». Questo racconto mette in luce le sfide economiche e sociali che hanno segnato la sua gioventù.
La carriera di Giacomo è stata costellata di incarichi significativi. Dopo la laurea in Farmacia all’Università di Torino, ha gestito la farmacia di via Maestra ad Alba, collaborando con la moglie Carla. Ha ricoperto ruoli chiave nella vita politica e amministrativa della regione, come:
- Sindaco di La Morra
- Consigliere provinciale
- Assessore all’agricoltura
- Presidente della Camera di Commercio di Cuneo
Impegno per il territorio
Uno dei suoi principali contributi al territorio è stato l’impegno per la realizzazione dell’Acquedotto delle Langhe e delle Alpi, un’opera fondamentale per lo sviluppo dell’area. Inoltre, ha co-fondato l’Associazione Nazionale Studi Tartufi, mettendo in risalto la ricchezza gastronomica delle Langhe. Come presidente dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, ha lavorato per promuovere il turismo enogastronomico, creando un legame indissolubile tra vino e territorio.
La visione di Giacomo si è sempre basata sulla sinergia tra diverse competenze. La sua attitudine imprenditoriale ha contribuito a uno sviluppo internazionale del vino piemontese. La sua capacità di ascolto e mediazione era ineguagliabile, e ha sempre compreso l’importanza del lavoro di squadra.
Un’eredità duratura
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha espresso il suo cordoglio, sottolineando l’importanza del contributo di Giacomo al successo attuale della Langhe e del Roero. «La nostra terra perde un uomo a cui dobbiamo molto del successo che abbiamo oggi. Un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico», ha dichiarato Cirio.
Giacomo Oddero, barolista di fama, ha dedicato la sua vita alla sua terra, trasformando il panorama vitivinicolo piemontese. La sua famiglia, con le figlie Maria Vittoria e Maria Cristina e i nipoti Isabella e Pietro, rappresenta la settima generazione di una storia vitivinicola che continua a essere apprezzata in tutto il mondo. La scomparsa di Giacomo lascia un vuoto incolmabile, ma il suo spirito innovatore e il suo amore per la terra e il vino vivranno in ogni calice di Barolo e in ogni sorso di Nebbiolo prodotto nelle Langhe, continuando a ispirare le future generazioni di viticoltori.