Nasce Radical, la prima rivista dedicata in modo esclusivo al vino naturale regionale creata dai fondatori di Vino Vero, famoso wine bar veneziano Matteo Bartoli e Mara Sartore.
Negli anni Vino Vero si è presentato come un porto capace di accogliere a Venezia gli amanti del vino, turisti e veneziani, vignaioli venuti per assaggiare un vino in mescita e scoprire storie nuove.
È stata dunque una scelta vincente e lungimirante, in quel di Venezia, creare un bacaro che propone vini naturali, sia per divulgare la cultura stessa del vino naturale e offrire una selezione ragionata di bottiglie e di produttori.
Inersorabilmente Vino Vero ha saputo conquistarsi una sua clientela affezionata e ha saputo farsi conoscere anche i confini della laguna: nel 2019 infatti è stata aperta una seconda sede a Lisbona e oggi arriva anche una rivista che andrà a raccogliere e condensare gli anni di questa esperienza.
Sono oltre 600 le etichette di vino naturale, biologico e biodinamico e, all’interno del locale, si trovano lavagne con indicazioni sui vini proposti, con prezzi e produttori.
Bastano però sia la presenza del piccolo ma curato bancone con i cicchetti, sia la possibilità di accomodarsi fuori, occupando uno dei tavolini lungo la fondamenta, per sentirsi subito di nuovo in un “bacaro veneziano”.
La rivista Radical di Vino Vero
Radical si affiderà all’agenzia Lightbox per le pubblicazioni e sarà presentata ufficialmente il 22 marzo a Venezia, in occasione della festa dei 10 anni di Vino Vero come numero 0, un prototipo che aprirà la strada a numerose altre pubblicazioni a venire.
Nata dopo un lavoro di due anni, il magazine prende ispirazione dai Meridiani dell’Editoriale Domus, una rivista che negli anni ’80 e ’90 era un punto di riferimento per la letteratura di viaggio in Italia.
Così la coppia Bartoli-Sartore non debutta oggi nell’editoria, ma è anche tra i creatori di My Art Guides, una serie di guide sugli eventi che riguardano l’arte contemporanea.
“L’idea a cui siamo ispirati è proprio quella di una guida” spiega Mara Sartore “dopo due anni di lavoro possiamo dire che non c’è nulla di simile in giro. Tutti i materiali sono originali, comprese le fotografie. Questo lavoro per me è senza tempo e allo stesso offre una fotografia di un momento specifico per il vino. Ci ha permesso di andare a visitare tutti i produttori che conosciamo da tempo”. Il risultato si potrà acquistare sia online che presso alcuni locali menzionati anche all’interno del testo.
Nella rivista ci sarà, già dal primo numero, un racconto e una mappatura del vino naturale di ciascuna regione italiana: ovviamente non si poteva che partire dal Veneto, regione che ha ospitato Vino Vero fin dalla sua nascita, con 288 pagine di immagini e parole per 42 interviste a vignaioli e osti, 116 cantine listate e divise per provincia, 128 locali in cui si mangia ma soprattutto si beve naturale.
Il tutto si completa da tre testi introduttivi per contestualizzare e mettere a proprio agio anche quei letto che non sono esperti in materia ed enologica.
Il lavoro editoriale è stato svolto da Esmeralda Spitaleri e da Stella Croci, che ha curato gli assaggi di tutte le cantine interpellate, entrambe anime di Vino Vero in ruoli diversi.