Poco fuori Bologna esiste una carrozza risalente agli anni Venti su cui è possibile fare una sontuosa cena regale ogni sabato sera. Si chiama Treno Reale ed è agghindato come all’interno di un lussuoso palazzo reale: preparate un abito elegante e salite a bordo, immersi in un’atmosfera dai sapori antichi ed eleganti.
Il Treno Reale
La carrozza, che arriva da Torino, si trova nel parco del resort Palazzo di Varignana, vicino Bologna. Si tratta del prototipo del treno che apparteneva alla famiglia reale di Savoia, è completamente restaurata con l’ausilio di documenti storici per ricrearne decorazioni fedeli al gusto dell’epoca: tappeti floreali, tende lussuose, sedili in velluto, soffitto dorato e ornato da stemmi storici della città sotto il dominio dei Savoia. Giovanni Bressana, artista di fama internazionale, ha collaborato nella decorazione della carrozza.
L’idea si ispira alle carrozze “Saloni di Stato” dei Treni Reali italiani realizzati tra il 1921 e il 1940, ma anche ai grandi treni di lusso europei realizzati dalla Compagnie Internationale des Wagons-Lits. Il Treno Reale intende raccontare la storia di un’Italia che si stava aprendo al mondo, grazie proprio ai primi grandi viaggi in carrozze a cavalli e quelli con le prime locomotive a vapore, anch’esse arredate sontuosamente.
Il ristorante
I clienti sono accompagnati da una gradevole musica jazz di sottofondo e accolti da camerieri in abito bianco. La cena inizia al fischio del treno alle 20.30, ed è richiesto il dress code in abito scuro e cravatta per gli uomini. Il menu del Treno Reale cambia ogni stagione e propone spesso, in onore della città natale dei Savoia, piatti tipici torinesi, come la tartare di manzo e il risotto al Sangiovese. Dagli uliveti del Palazzo di Varignana deriva l’olio che viene utilizzato nelle preparazioni. Viene servito Champagne o Sangiovese dei vigneti locali.
Il prezzo del menu rispecchia la sontuosità dell’atmosfera: c’è un menu fisso di 110 euro a persona, escluse le bevande. All’interno del menu i piatti proposti sono semplici, come antipasti a base di salmone, primi come ravioli e secondi di pesce. La particolarità sono gli ingredienti a km 0 che vanno a condire il piatto, tra cui l’olio extravergine di oliva autoctono.
Il Palazzo è dotato della cantina dell’azienda agricola Agrivar, in cui è possibile svolgere una degustazione. La terrazza della cantina si affaccia su una vigna in fase di conversione al biologico, dove vengono prodotti vini autoctoni come Sangiovese Albana, Famoso, Malbo Gentile e Pignoletto, ma si coltivano anche quelli internazionali, come Pinot Nero, Pinot Bianco e Chardonnay.