La Zecca di Stato ha coniato una moneta celebrativa speciale dedicata al Prosecco DOC: si tratta della prima moneta della serie Cultura Enogastronomica Italiana proposta ai collezionisti.
È stata realizzata dall’artista incisore Marta Bonifacio con il materiale cupronichel ed è stata prodotta presso le Officine della Zecca dello Stato. La moneta possiede un valore nominale di 5 Euro e ne sono disponibili 15.000 pezzi in versione Fior di Conio.
“Sono orgoglioso che il Poligrafico e Zecca dello Stato abbia scelto la nostra denominazione per il conio della moneta dedicata al Veneto per celebrare le eccellenze del patrimonio enogastronomico del nostro Paese”, commenta il presidente della Doc Prosecco Stefano Zanette.
Continua Zanette: “Si tratta di un riconoscimento al nostro sistema produttivo che con l’impegno di oltre 10.300 viticoltori, 1.170 vinificatori e 364 case spumantistiche ha costruito anno dopo anno un’eccellenza del Made in Italy apprezzata in tutto il mondo”.
La moneta celebrativa Prosecco Doc nel dettaglio
La moneta presenterà in primo piano sul dritto un calice di Prosecco e un piatto con la Granseola, mentre sullo sfondo ci sarà una gondola, il Ponte di Rialto e una composizione di onde stilizzate. Infine in alto, nel giro, c’è la scritta Repubblica Italiana e a destra, in posizione centrale, c’è la scritta Veneto, mentre in basso a sinistra la firma dell’autrice M. Bonifacio.
Sul rovescio, in alto, su uno sfondo decorato con stelle a otto punte, è evidenziato il Leone alato di Bassano del Grappa tratto dalla Cappella degli Scrovegni di Padova, secolare simbolo della regione Veneto; in basso a destra c’è un prospetto di Villa Almerico Capra detta la Rotonda di Palladio, ritratta come si presentava nel progetto originario.
A sinistra c’è il valore 5 Euro, mentre a destra una R, identificativo della Zecca di Roma. Infine, al centro c’è la data 2023, anno di emissione della moneta e in alto, nel giro, la scritta Sapori d’Italia.
Il Prosecco DOC e la nascita della denominazione
Il Prosecco DOC è senza ombra di dubbio uno dei vini italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo. Si tratta di un vino frizzante dai delicati profumi di fiori e frutta, e presenta una struttura leggera e di grande piacevolezza.
È un vino molto antico, precedente alla colonizzazione dei Romani (200 a.C) anche se esso è documentato soltanto negli ultimi anni della Repubblica di Venezia. La sua storia è legata alla zona di produzione e con le vicende che hanno caratterizzato le generazioni dei produttori del territorio.
Nel 1962 è nato il Consorzio di Tutela del vino Conegliano-Valdobbiadene Prosecco e da allora il Consorzio opera con determinazione per difendere, valorizzare e promuovere l’immagine del Prosecco facendolo conoscere in tutto il mondo.
Nel 1963 Valdobbiadene diventa ufficialmente capitale non solo del Prosecco ma dell’intero mondo dello spumante italiano con la Mostra Nazionale degli Spumanti che ogni anno a settembre, organizzata dalla Confraternita dei Cavalieri del Prosecco.
Nel 1969 arrivò anche il riconoscimento a Denominazione di Origine Controllata per il Prosecco prodotto nei quindici comuni tra Conegliano e Valdobbiadene. Oggi, il Prosecco DOC Conegliano-Valdobbiadene è il vino bianco più richiesto in Italia e nel mondo.
Inoltre nel 2019 è arrivato il riconoscimento delle colline di Conegliano Valdobbiadene a Patrimonio Unesco, poiché è un paesaggio culturale dove l’opera dei viticoltori ha fatto la differenza creando uno scenario unico e assolutamente da visitare!