In uno studio effettuato quest’anno dall’Eurostat, ovvero l’ufficio statistico dell’Unione Europea, è stata pubblicata una ricerca statistica che riguarda i maggiori produttori di vino in Europa, con diversi spunti interessanti sui quali concentrarsi. Il primo dato che salta subito all’occhio è che la Spagna è prima in Europa per terreni coltivati, con 910.00 ettari di vigneti sparsi per tutto il paese, seconda la Francia ferma a 792.000 ettari, mentre l’Italia in terza posizione conta circa 689.000 ettari. Lontani il resto dei paesi, con la Romania fuori dal podio con 180.000 ettari, il Portogallo con 175.000 e Germania e Grecia con un conteggio di circa 103.000.
Bacca bianca o bacca nera?
Analizzando questi dati si può quindi convenire che le tre maggiori produttrici, ovvero Spagna, Francia e Italia, come abbiamo già visto, coprono circa il 75% della superficie vitata in tutta Europa. Ma cosa si produce di più in questi paesi, vitigni a bacca nera o bacca bianca? La risposta è una leggera prevalenza di bacca nera, ovvero circa 1,5 milioni di ettari contro gli 1,3 dei vitigni a bacca bianca. Specializzati in questa tipologia in particolare Francia e Portogallo, mentre Germania e Austria lavorano più la banca bianca, sostanziale equilibrio invece in Spagna e Italia.
La rivelazione Romania
Ma le sorprese non sono finite qui si può dire, infatti a svettare nella speciale classifica dei paesi con più aziende vitivinicole c’è davvero sorprendentemente la Romania, con più di 800.000 aziende che lavorano in questo settore, staccando ampiamente le inseguitrici, ferme a numeri decisamente più bassi. Un passo indietro infatti si trova la Spagna, comunque staccata a 500.000 unità, terza l’Italia a 300.000. Considerando che il numero di aziende vitivinicole in tutta Europa si attesta poco sopra i 2 milioni, si può considerare come la Romania ospita poco meno della metà di queste. La Francia rimane tuttavia il paese con la maggiore dimensione media delle aziende del settore, attestandosi a 10,5 ettari, un numero molto alto, soprattutto rapportato all’Italia, dove la media è di 2 ettari per azienda.
Un settore in crisi
Un dato evidenzia tuttavia come anche il settore è stato colpito dalla crisi degli ultimi anni. Se è vero, infatti, che la superficie vitata in Europa negli ultimi sette anni è rimasta sostanzialmente la stessa, sono diminuite le aziende vitivinicole, con molte chiusure soprattutto per quanto riguarda le aziende medio-piccole. L’unico paese dove questa tendenza non è stato confermato è un po’ inaspettatamente la Grecia, dove i dati sono rimasti simili a quelli dello scorso decennio.